AGI - "Abbiamo parti di archivio dell'archivio di Andreotti, non so se hai presente l'archivio? Una cantina grande quanto il Duomo di Milano, tutti i fascicoli... quindi è tutto materiale buono!". Nunzio Samuele Calamucci, il più capace 'incursore informatico' della società 'Equalize', finito ai domiliari nell'inchiesta milanese sui presunti dossieraggi, sembra entusiasta del contributo di documenti che Vincenzo De Marzio, ex carabiniere indagato, condivide con il gruppo di via Pattari. Lo scopo della condivisione, annotano i carabinieri di Varese, "è il profitto e l'asservimento delle strutture informative pubbliche agli interessi privati".
"Gia' nel mese di febbraio 2023 De Marzio inviava tramite sistemi d'interscambio quali 'We transfer' parte del suo archivio riservato che è costituito dall'intero data base della Sezione Anticrimine di Milano fino all'anno del suo congedo da quel Reparto - si legge nell'informativa -. Infatti come emerge dalle intercettazioni (così anche come è il caso di altri ax appartenenti alle forze dell'ordine che si sono reinventati nel settore della security dopo il congedo) molti esfiltrano dati riservati contenuti nei data base e sui server interconnessi dei reparti di appartenenza acquisendone una copia da trattenere per i propri scopi alla fine del servizio. Da Marzio inizia a condividere i propri dati con il gruppo in concomitanza con l'inizio delle interazioni con gli israeliani".
Nelle conversazioni intercettate Calamucci, De Marzio e l'analista informatico Coffetti sembrano entusiasti del patrimonio accumulato: "Procura, Guardia di Finanza, chi più ne ha, più ne metta, più tutte le nostre missioni, tutto quello che abbiamo fatto... pensa che dopo... abbiamo parti di archivio dell'archivio di Andreotti, non so se hai presente l'archivio?".
Nel mirino degli 'investigatori' della Equalize sarebbero finiti anche i dati di magistrati e prefetti. "Cerca Laura Pedio" "Ok, Storari? Pm Greco in pensione!" i carabinieri di Varese ascoltano e riportano alcune conversazioni in cui Abbadessa, Cornelli e Calamucci, tre informatici del gruppo di Equalize, fanno esplicito riferimento ad alcune toghe e "discutono dell'implementazione del data base che riguarda i nominativi dei magistrati Italiani". A un certo punto della discussione Calamucci "spiega come abbia inviato ad Abbadessa per l'integrazione piattaforma i dati di tutti i prefetti e i magistrati: "Quelli di Open Police che hai caricato te Samu, sono i prefetti? Quindi i prefetti li abbiamo caricati, i magistrati te li ho mandati ora, prova a guardare se ti e' arrivata la mail che non capisco piu' un cazzo!".
Ma non ci sono solo toghe e prefetti. Dopo la vittoria del doppio oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 anche Marcell Jacobs e il suo staff sarebbero stati bersaglio di un tentativo di spionaggio. Il particolare emerge dall'informativa dei carabinieri del nucleo investigativo di Varese agli atti dell'inchiesta della Dda e della Pna sulla centrale milanese di dossieraggi illeciti.
"Le analisi forensi" dei dispositivi Lorenzo Di Iulio e Gabriele Pegoraro, sequestrati nell'ambito di un'inchiesta della procura di Torino, "hanno permesso di accertare anche l'interessamento" da parte loro "nel dossier richiesto e in intercettazioni illecite" a carico dell'atleta azzurro, l'allenatore, il manager e il nutrizionista commissionato da "Carmine Gallo e a sua volta richiesto da un avvocato padovano". "L'avvocato mi ha risposto. Di' a Gabriele di procedere tra oggi o domani mi porta il 50% di anticipo", scrive il 21 settembre Gallo su Whatsapp a Pegoraro. "Il periodo va dal 15 settembre 2020 fino a oggi, periodi caldi: Aprile 2021 / dal 20 luglio 2021 ad oggi", si legge in un ulteriore messaggio inviato dal sedicente cliente e inoltrato da Gallo a Di Iulio.