AGI - È durata 10 anni la disavventura giudiziaria che ha visto protagonista l'attore Alberto Gimignani alla sbarra con l'accusa di essere il tecnico di una banda che rivendeva i telefonini rubati. Ieri, infatti, la prima sezione penale del tribunale di Roma lo ha assolto in primo grado con formula piena perché il fatto non sussiste.
Alberto Gimignani, originario di Chiusi oggi sessantatreenne, è un volto noto al grande pubblico per aver lavorato in numerose serie televisive di successo come "Distretto di polizia", "La Piovra", "Un Posto al Sole" e tante altre fiction e film come "La Famiglia" di Ettore Scola", "Ricordati di me "di Gabriele Muccino" e "Cado dalle nubi" con Checco Zalone.
L'incubo per Gimignani ha avuto inizio nel luglio del 2014 quando venne arrestato rimanendo in carcere per due settimane e successivamente sei mesi ai domiciliari. La notizia venne ripresa da molti Tg nazionali, e finì sulle prime pagine dei giornali e divenne virale in rete. I suoi difensori, gli avvocati Daria Grimani e Pierluigi Rossi già annunciano battaglia: "Ora si continuerà a lavorare - spiegano- affinché al nostro assistito, che si è sempre dichiarato innocente, sia restituito il giusto risarcimento non solo per la lunga attesa, ma anche per quella gogna mediatica che gli ha gravemente compromesso la carriera di attore".