AGI - Si può rinascere dinanzi al momento più buio della propria vita. E Vanessa Villani, giovane donna scampata al femminicidio da parte dell’ex compagno che nel 2013 la massacrò di botte a colpi di chitarra, ne è la prova. Nei giorni scorsi, dopo un lungo percorso di riabilitazione sia fisica che psicologica e tanta caparbietà, la donna oggi quarantunenne, è entrata a far parte del corpo della polizia provinciale di Frosinone.
Una storia drammatica quella di Vanessa che dopo mesi di coma, al suo risveglio, riuscì a raccontare agli inquirenti della squadra mobile di Frosinone chi realmente l’aveva quasi uccisa. Non un tentativo di rapina finito male da parte di sconosciuti ma l’aggressione, brutale e spietata, mentre dormiva da parte del compagno, padre di suo figlio. All’epoca il bambino che aveva solo tre anni venne ritrovato dai nonni materni accanto al corpo della madre, devastato dalle botte, mentre piangeva disperato.
Una vicenda quella di Vanessa Villani che ha profondamente scosso l’opinione pubblica tanto che per mesi venne definita “la ragazza dal fazzoletto rosso” perché durante le trasmissioni tv, nelle quali era stata invitata per raccontare la sua storia, Vanessa VILLANI indossava un fazzoletto rosso sulla testa per coprire le ferite e la mortificazione di essere priva di capelli.