AGI - Un custode forestale è stato aggredito da un orso sabato pomeriggio nei boschi di Bleggio Superiore in Trentino. L'uomo aveva intrapreso una passeggiata alla ricerca di funghi quando è stato aggredito alle spalle. Il plantigrado ha colpito più volte l'uomo ferendolo con le zampe a schiena e braccia. Rientrato in paese a piedi, l'uomo ha lanciato l'allarme. Come informa la Provincia Autonoma di Trento, i reperti genetici lasciati sui vestiti potranno serviranno all'identificazione dell'orso al fine di procedere alla rimozione come previsto dal piano Pacobace.
Dopo l'incidente la storia si ripete con una nuova crociata delle associazioni animaliste contro la Provincia. Le associazioni animaliste dalla Lav Italia all'Oipa passando per l'Enpa, hanno già annunciato che presenteranno ricorso nel caso dovesse arrivare l'ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della provincia Maurizio Fugatti. Secondo la Lav, "è sconvolgente dover prendere atto che l'uomo è un custode forestale, ovvero una persona che dovrebbe essere dotata delle necessarie competenze e formazione per potersi muovere a proprio agio e in sicurezza non solo su terreni difficili, ma in particolare in ambiti territoriali frequentati da tanti animali selvatici, orsi compresi".
Il responsabile Lav Animali Selvatici, Massimo Vitturi ha poi aggiunto, "quanto accaduto dimostra che i primi a non sapere come comportarsi sul territorio sono proprio i dipendenti pubblici che lavorano in coordinamento con la forestale, come già avvenuto nel 2020 quando gli stessi forestali si fecero inseguire da 'Jj4' dopo averla intenzionalmente disturbata mentre stava mangiando". Vitturi ha concluso dicendo, "la prima responsabile dell'incidente è la Provincia di Trento e da parte nostra noi di Lav faremo tutto il possibile per difendere l'orso dal piombo dei forestali trentini". L'Ente Nazionale Protezione Animali ha già promosso un accesso agli atti in merito all'incidente annunciando in vista di eventuali ordinanze di rimozione, "impugneremo ogni ulteriore atto ursofobico con l'auspicio che, come accaduto con le precedenti, Tar e Consiglio di Stato lo sospendono".
L'Enpa poi si chiede, "come mai gli incidenti con gli orsi si verificano soltanto nella Provincia di Trento, mentre altri territori sono talmente all'avanguardia nella gestione dei plantigradi da averne fatto una vera eccellenza?". L'Organizzazione internazionale protezione animali , qualora la Provincia Autonoma di Trento emani un provvedimento che prevede l'uccisione dell'orso, presenterà un "immediato ricorso al Tribunale regionale di giustizia amministrativa".