AGI - I palloncini bianchi e rossi fatti volare in cielo, colori simbolo della purezza e dell'amore. Stesse caratteristiche della 60enne Maria Arcangela Turturo, uccisa dal marito il 6 ottobre scorso a Gravina in Puglia (Ba), e di cui si sono celebrati oggi i funerali nella chiesa del Santissimo Crocifisso. Alla celebrazione, officiata dal vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, Giuseppe Russo, hanno partecipato le autorità civili e militari del territorio, oltre ai famigliari, gli amici e i tanti concittadini della donna, che si sono stretti attorno al dolore dei quattro figli.
Sono proprio questi ultimi che sono rimasti in lacrime davanti alla bara della donna per minuti interminabili, continuando a dire "mamma, mamma", quasi a non voler lasciare andare quella donna che ha dedicato a loro tutta la vita. "Ci vuole giustizia. Non meritava tutto questo - dice Luciana, amica trentennale della vittima, all'uscita dalla chiesa - ne ha passate tante, è stata a casa per i figli, anche se lui la trattava male". Il marito 65enne, Giuseppe Lacarpia, arrestato dalla polizia il 7 ottobre scorso, è in carcere accusato di omicidio premeditato e aggravato.