AGI - E' stato identificato Il 9 ottobre a Novara presso l'Azienda ospedaliero-universitaria il primo caso italiano di influenza della stagione 2024-2025. Il virus è stato individuato attraverso metodiche di biologia molecolare, effettuate presso il Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Aou, diretto dal dott. Stefano Andreoni. Il paziente ricoverato è un adulto di 42 anni, le cui condizioni sono discrete e stabili. "A seguito della tipizzazione molecolare - spiegano i sanitari dell'ospedale novarese - il caso è risultato provocato da un virus influenzale di tipo H1N1pdm. Non si tratta quindi del tipo virale H3N2 che nell'emisfero sud del mondo ha causato una grave stagione influenzale durante i mesi freddi, con un elevato numero di ricoveri e di pazienti in terapia intensiva".
In Australia questo virus ha provocato la seconda stagione influenzale più aggressiva degli ultimi 10 anni. Il tipo H1N1pdm è invece un virus che non sembra manifestare una maggiore aggressività rispetto agli anni passati. Questo riscontro pero' indica che la stagione di circolazione dei virus influenzali in Italia è già iniziata, come era previsto dai dati provenienti dalla sorveglianza epidemiologica globale.
A chi è rivolta la campagna vaccinale
Solitamente, ed è così in gran parte delle Regioni, i primi giorni sono dedicati ai soggetti più a rischio in assoluto, degenti in ospedali e Rsa. Solo dopo qualche giorno si inizia con la chiamata attiva dei medici di famiglia alle categorie alle quali il vaccino antinfluenzale è somministrato gratuitamente: over 60, persone con patologie croniche, bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, operatori sanitari e di polizia, donne in gravidanza.
Ma tutti potranno vaccinarsi, magari di concerto con il proprio medico. Il vaccino si potrà fare nello studio del medico di famiglia, nei centri vaccinali o nelle farmacie. Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per le persone di tutte le età, con esclusione dell'età infantile. Infatti, per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane.
I vaccini antinfluenzali inattivati vanno somministrati per via intramuscolare ed è raccomandata l'inoculazione nel muscolo deltoide per tutte le persone di età superiore a 2 anni; nei bambini fino ai 2 anni e nei lattanti la sede raccomandata è la faccia antero-laterale della coscia. La sfida sarà migliorare il dato non esaltante della scorsa stagione, quando con poco piu' di 11 milioni di dosi somministrate le coperture vaccinali nella popolazione generale si erano attestate al 18,9% e negli anziani al 53,3%, numeri ben lontani dal target minimo dell'Oms del 75%.