AGI - L'era della digitalizzazione ha portato innumerevoli vantaggi, ma con essa sono emerse anche nuove sfide e preoccupazioni, soprattutto quando si tratta della sicurezza dei più giovani online. Hearts & Science, agenzia di comunicazione di Omnicom Media Group, ha deciso di dare voce a queste preoccupazioni con la ricerca Riprendiamoci l'Internet!, presentata nell'ambito del progetto Villa Futura, giunto quest'anno alla sua quarta edizione. La ricerca ha coinvolto genitori italiani tra i 18 e i 55 anni con figli dai 6 ai 17 anni e ha fatto emergere una realtà che non può più essere ignorata: la sicurezza online dei più giovani è una preoccupazione crescente e diffusa.
I numeri parlano chiaro: l'82% dei genitori italiani si dichiara preoccupato per la sicurezza online dei figli, con picchi tra i genitori di bambini più piccoli. Il 9% preferisce evitare del tutto l'uso di internet per i propri figli, soprattutto quelli tra i 6 e i 9 anni. Ma la vera spina nel fianco è la dipendenza dagli smartphone: il 60% dei genitori ritiene che i propri figli siano troppo attaccati ai dispositivi digitali, seguiti dalla paura per contenuti violenti o inappropriati, fake news e pericolose "sfide online". Un sentimento di insicurezza pervade anche gli adulti, con il 65% dei genitori che non si sente a proprio agio mentre naviga.
Non è solo una questione di incertezza: molti genitori hanno già vissuto in prima persona situazioni spiacevoli o pericolose online, come furti di identità, cyberbullismo o truffe. L'esperienza negativa non risparmia neanche chi si considera un esperto digitale: gli "esperti" sono spesso i più esposti ai rischi, con una percentuale più alta di episodi di frodi online rispetto ai genitori meno digitalmente esperti. Tuttavia, è significativo che solo il 29% dei genitori abbia preso misure di protezione adeguate, legate unicamente a un aspetto "tecnico", come l'uso di antivirus o la creazione di password sicure. Non è solo la sicurezza online a preoccupare: le patologie legate al digitale sono un altro fenomeno che sta emergendo con forza. 1 genitore su 3 ha già affrontato casi di dipendenza digitale o comportamenti come il phubbing (ignorare le persone reali in favore dello smartphone), la cyberchondria (cercare sintomi di malattie online in modo ossessivo) e il doomscrolling (scorrere compulsivamente notizie negative). Il ruolo delle scuole in questo contesto diventa sempre più cruciale. Quasi la metà dei genitori italiani crede che le scuole debbano assumere un ruolo attivo nell'educazione digitale dei ragazzi, insegnando loro come navigare in rete in modo sicuro e consapevole. La richiesta non riguarda solo le conoscenze tecniche, ma anche la sensibilizzazione verso fenomeni come il cyberbullismo, la privacy e la protezione dai contenuti dannosi. In definitiva, ciò che emerge dalla ricerca Riprendiamoci l'Internet! è una richiesta di maggiore consapevolezza, protezione e supporto, sia da parte dei genitori che delle istituzioni, per affrontare i rischi legati al web. Hearts & Science, con questo progetto, mette in luce un tema cruciale per il futuro delle nuove generazioni, sottolineando l'urgenza di educare i più giovani a un uso più sicuro e responsabile della rete.