AGI - Una delle più frequentate scuole superiori triestine, il liceo scientifico Galilei di Trieste con 44 classi e quasi mille alunni ha inaugurato l'anno con quasi tutti i bagni senza distinzione fra studenti maschi o femmine: un solo ambiente per tutti. Lo riporta "Il Piccolo" precisando che è una "proposta organizzativa" della dirigente scolastica insediatasi questo mese che suscita polemiche tra Ufficio scolastico regionale e assessorato regionale Istruzione. I bagni senza indicazione sono in fase sperimentale a un piano della sede centrale del Galilei, come previsto dalla dirigente, che nei prossimi mesi avvierà per il collegio docenti "momenti di formazione" su stereotipi e discriminazioni.
Obiettivo è "garantire la tutela e il rispetto di tutti" ma in modo aperto a ogni ipotesi: "Se le ragazze - precisa - mi dicono che la soluzione non le trova a loro agio o è poco funzionale, sono pronta a fare marcia indietro". "Ridicolo" coniugare la discriminazione ai servizi igienici sostiene la dirigente dell'Ufficio scolastico regionale del Fvg, Daniela Beltrame che pensa a un eventuale "servizio aggiuntivo con la scritta 'per tutti'".
Bagni unisex al liceo Galilei di Trieste, stop della Regione: «Solo propaganda» https://t.co/1qdjwjD89W
— Il Piccolo (@il_piccolo) September 19, 2024
Duro anche l'intervento dell'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen: "Stupisce che una dirigente appena insediata ritenga prioritario intervenire non sull'offerta formativa o sulla didattica, ma utilizzi il serissimo tema dei diritti per un'iniziativa che lascio agli studenti e ai genitori valutare". Iniziativa che - secondo Rosolen - rappresenta "una puntuale applicazione di posizioni politiche in un contesto sensibile, più utile alla propaganda che a promuovere la cultura dei diritti".