AGI - Quello che era un drammatico timore si è purtroppo avverato: la mamma 45enne e la figlioletta di tre anni scomparse nel Trevigiano sono state ritrovate morte nel Piave. I due cadaveri erano abbracciati: l'ipotesi è che la mamma abbia preso in braccio la figlioletta e si sia immersa con lei nel fiume nella serata di venerdì, lasciandosi trascinare dalle acque in piena finchè entrambe non sono annegate.
I corpi sono affiorati su un isolotto naturale del fiume un chilometro piu' a valle, nei pressi dell'isola dei Morti, in località Moriago della Battaglia. L'igienista dentale Susanna Recchia aveva parcheggiato la sua Volkswagen Tiguan bianca a Covolo di Pederobba, ritrovata alle 19 di sabato, prima di far perdere le sue tracce. L'ex compagno ha trovato una lettera di cinque pagine nella casa di Miane, in provincia di Treviso, in cui la donna aveva preannunciato la volontà di suicidarsi insieme alla bimba che viveva con lei.
Alla base del gesto ci sarebbero problemi sentimentali, si era da poco separata dal compagno e aveva altri due figli da un altro ex, problemi di salute della figlia che pare soffrisse di epilessia, e il trauma di un incidente in cui era morta l'amica che era in auto con lei. Le ricerche con droni, elicotteri e cani molecolari erano proseguite anche di notte nella zona del ponte di Vidor, un luogo scelto spesso per questi gesti estremi perchè in quel tratto le acque sono impetuose. Sul posto sono intervenute forze dell'ordine, volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco.
La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo in cui si ipotizza l'omicidio-suicidio. Il procuratore Marco Martani ha parlato di vicenda "senza ombre e dal chiaro sviluppo": la donna sarebbe stata vittima di "una depressione maggiore, una malattia psichica che spesso non dà avvisaglie o quanto meno è difficile da interpretare per i non esperti" e che "fa vedere solo tragedie nel futuro". Per questo, come "probabile gesto protettivo, spinge a portare con sè quanti si amano". Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, su Facebook ha espresso le sue "condoglianze ai loro familiari e cari".
Si è concluso nel dramma la scomparsa di mamma di 45 anni e della figlioletta di tre anni nel trevigiano: i due cadaveri sono stati trovati nel fiume Piave. In pratica la donna ha posto in atto il suo tragico proposito quello che aveva scritto nella lettera di 5 pagine trovata dal suo compagno nella casa di Miane (Treviso) dove annunciava di voler togliersi la vita con la sua piccola.
Le ricerche erano riprese questa mattina in modo massiccio, dopo che ieri la sua auto, una Volkswagen Tiguan di colore bianco, era stata trovata vuota a Covolo di Pederobba concentrate nella zona del ponte di Vidor tristemente noto come luogo di suicidi là dove il fiume Piave è particolarmente violento. Sul posto stanno ancora operando le forze dell'ordine, i volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco. Sono stati anche impiegati un elicottero, squadre nautiche dei pompieri, droni e cani molecolari.
Luca Zaia, notizia che riempie di tristezza
"La peggiore delle ipotesi si è purtroppo avverata, riempiendoci di tristezza: i corpi di Susanna Recchia e della sua bambina di tre anni sono stati rinvenuti su un isolotto nel fiume Piave, a circa due chilometri dal ponte di Vidor. Le ricerche della donna, 45 anni, residente a Miane, e della sua figlioletta erano iniziate subito dopo l’allarme lanciato dal compagno. L’auto era stata ritrovata sabato 14 settembre, alle ore 19, nei pressi del ponte di Vidor. Nonostante il calare della notte, i soccorritori non avevano mai interrotto le operazioni di ricerca nell’area circostante. Esprimo le mie condoglianze ai loro familiari e cari". Lo scrive il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia su Facebook.