AGI - Gennaro Sangiuliano è indagato dalla procura di Roma per peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio in relazione alla vicenda che vede coinvolti l'ex ministro della Cultura e Maria Rosaria Boccia. Ad anticipare la notizia Il Corriere della Sera. L'iscrizione sul registro degli indagati nasce dalla denuncia presentata dal portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, la scorsa settimana al posto di polizia della Camera dei deputati.
Il fascicolo adesso verrà trasmesso al tribunale dei ministri, considerando la carica ricoperta fino a pochi giorni fa da Sangiuliano. Sempre nella giornata di ieri anche la procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha acceso un faro sulla vicenda. I magistrati, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, dovranno verificare eventuali profili di danno erariale.
Boccia interdetta dalla Camera
"Alla luce della violazione della regola che vieta l'effettuazione e la diffusione di foto e video senza autorizzazione, il Comitato per la sicurezza di Montecitorio, presieduto da Sergio Costa, ha stabilito, sulla scorta di precedenti analoghi, di interdire l'accesso alle sedi della Camera dei deputati alla Signora Maria Rosaria Boccia, fino a diversa deliberazione degli organi competenti. Si precisa che nel caso in oggetto la violazione ha riguardato siti particolarmente sensibili, tra cui la Galleria dei Presidenti e il Transatlantico". Lo rende noto un comunicato
L'avvocato dell'ex ministro: "L'indagine è un atto dovuto"
"Dalla Procura è arrivato un atto dovuto visto che il deputato Bonelli, ha fatto un esposto". Così l'avvocato Silverio Sica legale dell'ex ministro Gennaro Sangiuliano, intervistato da "L'Aria che Tira" su La7 commentando la decisione della procura di Roma di avviare un'indagine. "Non ho commenti da fare, devo parlare con il dottor Sangiuliano", ha poi detto riferendosi ai dettagli.
E quanto alla partecipazione di Maria Rosaria Boccia alla trasmissione di Bianca Berlinguer su Rete4, "Non c’è nulla da temere" ha detto il legale dell'ex ministro.
Santanchè, "io sto con la moglie di Sangiuliano"
Sulla vicenda Sangiuliano, ha detto la sua anche la ministra del Turismo: "Vorrei dire semplicemente che io sto con la moglie" dell'ex ministro alla Cultura, ha detto Daniela Santanchè a margine della presentazione del progetto, in collaborazione con il Touring Club, 'Viaggio italiano'. Quanto al fatto se Sangiuliano abbia fatto bene o no a dimettersi, Santanchè ha risposto: "Questo attiene alla sua sensibilità personale". Esiste una regia dietro questo caso? "Questo non lo so, se lo scoprissi non mi stupirei", ha proseguito la ministra. Sotto inchiesta per il caso Visibilia, Santanchè ha spiegato anche di non aver mai pensato alle dimissioni: "Per che cosa? Non mi pare di avere un processo o una condanna. Non mi sembra di avere niente. Poi se voi ritenete che un avviso di garanzia debba portare alle dimissioni di un ministro, è un'opinione vostra".
"Ho fiducia nei magistrati - ha aggiunto -, non mi sono difesa, non ho partecipato a processi mediatici. Sono stata sempre presente nelle sedi opportune, ho spiegato in Parlamento. Ad oggi non ho colpe ne' condanne, non c'è niente di tutto questo, sono assolutamente tranquilla: male non fare, paura non avere. La mia faccia è questa - ha proseguito Santanchè -, l'ho sempre messa a disposizione della trasparenza della mia condotta. Non credo che nulla attenga alle mie funzioni come ministro della Repubblica. Quando si giura, si giura sulla condotta di ministro. Non mi pare che ci sia qualcuno che mi abbia mai fatto un appunto sulle mie funzioni di ministro".