AGI - "In Pronto Soccorso si lavora in condizioni difficili, abbiamo un organico dimezzato, non riusciamo a recuperare medici e i cittadini che arrivano in condizioni non gravi devono aspettare, devono avere pazienza. Se continuiamo cosi' finiremo per chiudere il pronto soccorso perché rimarremo senza medici, infermieri ed operatori sanitari": lo ha detto il direttore generale del policlinico Riuniti di Foggia, Giuseppe Pasqualone, in una conferenza stampa indetta dopo le ultime aggressioni a medici e infermieri dell'ospedale foggiano.
"Il mio appello - ha proseguito Pasqualone - è al rispetto del personale in servizio perché è bravo e lo dicono i dati a livello nazionale. Il policlinico di Foggia è posizionato tra i migliori in Italia". Nel corso della conferenza è stata anche lanciata la proposta di un piano sulla sicurezza gestito da un manager in collaborazione con il rettore dell'università degli studi di Foggia Lorenzo Lomuzio e la direttrice del dipartimento di giurisprudenza Donatella Curtotti. "È una figura - ha aggiunto ancora Pasquale - che dobbiamo avere. Che serve per garantire situazione di serenità nell'intero policlinico".
I casi
Nella notte di domenica 8 settembre un giovane, in evidente stato di alterazione, ha aggredito tre infermieri al pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia mentre stavano registrando il suo accesso. Il 19enne accusato di "lesioni personali a personale esercente professione sanitaria e resistenza a pubblico ufficiale" è stato condotto in carcere.
Solo pochi giorni prima, mercoledì, sempre nel Policlinico foggiano diversi medici dell'equipe di Chirurgia toracica erano stati aggrediti da cinquanta persone, tra parenti e amici, di una ragazza di 23 anni, deceduta poco prima durante un intervento chirurgico. I medici e gli infermieri per sfuggire alla furia degli aggressori erano stati costretti a barricarsi in una stanza dell'ospedale. Il video era diventato virale sui social.