AGI - "L'impressione di questi giorni è che ci sia molta piu' gente degli scorsi anni, basta pensare che tutte le sale sono sempre piene. Abbiamo raggiunto davvero un livello di partecipazione senza precedenti. Sono anche particolarmente soddisfatto che la maggior parte dei film è stata accolta molto bene, un apprezzamento nei confronti della qualità della selezione che ha garantito un livello davvero molto alto". Lo dice ad AGI il direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera in una sorta di breve bilancio dell'81esima edizione, al suo giro di boa (la kermesse si concluderà sabato con la proclamazione dei "Leoni"). "Infine sono anche molto felice che il sistema di prenotazione finalmente dopo anni di difficoltà e sperimentazione oggi funziona bene, con pochissime eccezioni - ha poi aggiunto - insomma un clima molto positivo".
"Ho una preferenza ma non la dirò"
"Una preferenza ce l'ho già, ma non lo dirò mai", scherza Barbera. "Non ho idea a chi andrà il Leone d'oro ma ci sono diversi film che possono aspirare a vincerlo -ha poi proseguito - poi non va dimenticato che le giurie sono sempre imprevedibili e spesso sorprendono, anzi quasi mai la risposta della giuria incontra i giudizi della critica internazionale o anche solo del pubblico quindi aspettiamoci qualche sorpresa come spesso succede. L'anno scorso è andata bene da questo punto di vista perchè tutti si aspettavano vincesse 'Poor things' e così è stato".
E per i cinque film italiani in Concorso ('Campo di battaglià di Gianni Amelio, 'Vermiglio' di Maura Delpero, 'Queer' di Luca Guadagnino, 'Iddu' di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza e 'Diva Futurà di Giulia Steigerwalt) c'è qualche chance? "Ci sono cose belle certo, il livello è talmente alto che la competizione è davvero dura" ha poi aggiunto ricordando l'incredibile ovazione ricevuta ieri da Pedro Almodovar, in Concorso con 'The room next door': "l'ovazione piu' lunga del festival in assoluto ma vedremo, la competizione non è ancora chiusa".