AGI - L'orsa F36, trovata morta il 25 settembre scorso, è stata uccisa con una fucilata: a darne comunicazione è la Lega Antivivisezione (Lav) citando quanto emerge "dalla lettura dei contenuti della richiesta di archiviazione indirizzata al gip di Trento". Il cadavere dell'orsa era stato rinvenuto nei boschi di Sella Giudicarie nella zona di Roncone, due mesi dopo che il plantigrado aveva messo in fuga due giovani cacciatori a Mandrel e compiuto un falso attacco a una coppia di escursionisti. La Lav lamenta che nonostante gli indizi a carico di quattro cacciatori, la Procura di Trento ha deciso di archiviare il caso.
Secondo l'organizzazione animalista, invece, si è trattato di "un crudele orsicidio, figlio del clima d'odio costruito in Trentino dal presidente della Regione Maurizio Fugatti, che in quel periodo era impegnato in una campagna elettorale fondata sulla ricerca del consenso attraverso la demonizzazione degli orsi". L'associazione animalista riporta le parole utilizzate dai consulenti che hanno effettuato la necroscopia, ovvero "shock ipovolemico conseguente a lesioni traumatiche agli organi vitali causate dal passaggio di un corpo metallico trasversalmente attraverso il torace dal lato destro a quello sinistro".
Per Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici in seno alla Lav, "è inaccettabile che nonostante i tanti elementi utili raccolti durante le indagini, i responsabili dell'uccisione di F36 possano farla franca, il nostro ufficio legale sta preparando l'atto di opposizione perchè il procedimento non deve essere archiviato, vogliamo che i responsabili paghino per questo ignobile atto di bracconaggio".