AGI - Cesarine, la più antica rete di cuoche e cuochi di casa d'Italia, è orgogliosa di annunciare la sua intenzione di candidarsi come chef alla Casa Bianca, dopo che la storica Chef Cris Comerford ha reso pubblica la propria scelta di ritirarsi. La proposta di Cesarine prevede la rotazione trimestrale di cuoche e cuochi provenienti da diverse regioni italiane, portando con sè le autentiche tradizioni culinarie della nostra penisola.
Non sta nella pelle Davide Maggi, CEO di Home Food Società Benefit, cui fanno capo la community e la piattaforma Cesarine.com. "Siamo entusiasti - dichiara Maggi all'AGI - di annunciare la candidatura delle nostre 1.500 Cesarine e Cesarini come futuri chef della Casa Bianca: nessun altro Paese al mondo è in grado di garantire la varietà di ricette e la storica competenza diffusa della nostra rete". Maggi, che ha avuto la brillante idea, ha raccolto il testimone dalla fondatrice Egeria di Nallo nel 2014 e da pochi amatori bolognesi ha creato una rete sul territorio nazionale.
Fondata nel 2004, Cesarine conta oggi oltre 1.500 cuoche e cuochi in tutta Italia, che uniscono la passione per la cucina casalinga alla volontà di condividere con il mondo le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione. Con 50.000 ospiti internazionali e nazionali accolti ogni anno nelle proprie case (di cui almeno 30mila americani entusiasti), la community riunita attorno alla piattaforma cesarine.com dimostra ancora una volta il proprio impegno nel preservare e diffondere il patrimonio gastronomico italiano. L'iniziativa della community, oggi diffusa su tutto il territorio nazionale, prevede una rotazione trimestrale di cuoche e cuochi amatoriali, ciascuno rappresentante di una specifica regione italiana.
Questo permetterebbe di offrire ai futuri inquilini della Casa Bianca un'esperienza culinaria autentica e varia, dalla pasta fresca dell'Emilia-Romagna ai sapori mediterranei della Sicilia, passando per i ricchi piatti regionali della tradizione italiana con un occhio di riguardo alla dieta mediterranea e ai suoi indubbi benefici. Questa candidatura non solo celebra la cucina di casa italiana, ma si propone anche come ponte culturale, favorendo uno scambio di idee e tradizioni attraverso il linguaggio universale del cibo. Sono oltre un migliaio le diverse ricette regionali che potrebbero essere proposte alla Casa Bianca durante un anno di rotazioni trimestrali, insieme a storie, aneddoti e tradizioni culinarie per arricchire l'esperienza alla Casa Bianca.