AGI - Sono cinquecento il numero dei ragazzini identificati nella cittadina di Muggia, ma anche in alcune piazze di Trieste poco distanti dal centro, dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri e dalla Polizia locale nella massiccia operazione di pattugliamento del centro cittadino e delle spiagge per arginare risse, pestaggi, atti di bullismo e di vandalismo e fenomeni da fightclub, avvenuti in questi ultimi tempi. Lo riporta Il Piccolo di Trieste che da tempo segue queste vicende. Tra questi adolescenti gruppi che si incontrano con l'intenzione non solo di far baldoria, ma pure per picchiarsi. È l'ultima moda, come documentato da alcuni video che girano sugli account di questi minorenni: ritraggono ragazzine mentre si prendono a schiaffi, pugni e calci.
Lo fanno per soldi: nel senso che i coetanei attorno, per poter assistere devono pagare. In questi gruppi ci sono ragazzi triestini, minori stranieri non accompagnati (di origine marocchina, tunisina, egiziana, kosovara e albanese), e immigrati di seconda generazione. I ragazzi - secondo il giornale - si darebbero appuntamento a Muggia in diversi luoghi: una stazione degli autobus, un molo, punti del Lungomare Venezia e il rudere di villa Cossich, parchi. Più volte i residenti allarmati hanno chiesto l'intervento di Polizia e Carabinieri, talvolta avrebbero anche soccorso qualcuno rimasto ferito. Oggi sul caso c’è stato un incontro in Prefettura con i vertici delle forze dell'ordine e del sindaco di Muggia Paolo Polidori. Per Trieste invece problemi si registrano con insistenza nel giardino di via San Giovanni e in piazza Perugino, dove quotidianamente si radunano gruppi di minorenni pronti alla rissa.