AGI - Il tribunale per i Minorenni di Roma ha condannato a 20 anni di reclusione, in abbreviato, il giovane di origini cingalesi che, il 28 giugno dello scorso anno, ha ucciso la 17enne Michelle Causo, lasciata poi cadavere su un carrello della spesa nel quartiere Primavalle, periferia nord-ovest di Roma. Lo scorso 24 giugno il pm aveva sollecitato una condanna a 30 anni, diventati 20 - sempre in sede di richiesta -, per la scelta del rito abbreviato.
Al giovane, che assiste all'udienza collegato in videoconferenza dal carcere di Treviso, la procura contesta l'omicidio aggravato dalla premeditazione, l'occultamento e il vilipendio di cadavere. Il giovane, nel corso dell'udienza di oggi, ha letto una lettera nella quale, secondo quanto si apprende, avrebbe chiesto perdono ai genitori. "Sono consapevole di aver commesso un reato gravissimo e voglio pagare per quello che ha fatto, ma non ho premeditato l'omicidio", ha detto. "Record. Si tratta di un record: il massimo da questo tribunale", hanno invece commentato Gianluca Causo e Daniela Bertoneri, genitori di Michelle Causo, genitori di Michelle Causo, uscendo dal tribunale, accompagnati dai loro legali, gli avvocati Antonio Nebuloso e Claudia Di Brigida.