AGI - Il Tribunale di Milano ha condannato a 2 anni, pena sospesa, per corruzione Roberto Ghidoni, professore ordinario di medicina e chirurgia dell'Università degli Studi di Milano, perché tra il 2019 e il 2020, avrebbe ricevuto da un dentista, anche lui condannato alla stessa pena, prestazioni gratuite per "un valore di circa 10mila euro", in cambio di raccomandazioni relative "alla carriera universitaria dei figli" del professionista.
La sentenza è stata emessa dalla settima sezione penale lo scorso 2 luglio al termine del processo nato da uno stralcio dell'indagine sui presunti concorsi truccati alla facoltà di medicina della Statale di Milano, coordinata dai pm Carlo Scalas e Eugenia Baj Macario. I giudici, presieduti da Paola Braggion, hanno riqualificato l'imputazione di "corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" in quella meno grave di corruzione per l'esercizio della funzione.
L'avvocato Gian Piero Biancolella, legale di Ghidoni, "attende" di leggere le "motivazioni" poiché i "fatti non consentono di arrivare a una condanna per corruzione". L'intervento di Ghidoni - sostiene il penalista che ha preannunciato di ricorrere in appello - "non era frutto di un accordo illecito", ma il professore si era interessato agli esami del giovane perché erano stati fatti "senza l'assistenza prevista per i dislessici".