AGI - È morto uno dei sei operai rimasti feriti nella notte di venerdì scorso nell'esplosione avvenuta mezz'ora dopo la mezzanotte di venerdì scorso presso lo stabilimento 'Aluminium' di Bolzano. Diallo Bocar, 31 anni, non è riuscito a sopravvivere alle gravi ustioni. L'operaio era ricoverato nel reparto grandi ustionati dell'ospedale 'Borgo Trento' di Verona. Permangono molto gravi le condizioni di tre altri feriti che hanno riportato ustioni di II e III grado e che si trovano uno a Verona, uno a Milano e un altro a Murnau in Germania. La Procura della Repubblica di Bolzano ha aperto un'indagine su quanto accaduto nello stabilimento 'Aluminium'.
Per Bocar, 31 anni, senegalese, sono state fatali le "pesanti conseguenze che il politrauma da ustione sul 57% del corpo aveva prodotto negli organi interni", riferisconi i sanitari. Il collega Sokol Hyseni, 33 anni, albanese, anch'egli ricoverato al 'Borgo Trento', è in condizioni gravi ma stazionarie anche se la prognosi resta riservata perché, come riferiscono i sanitari, "la situazione permane molto critica e non si è ancora conclusa la fase acuta".
È ricoverato all'ospedale 'Niguarda' di Milano con ustioni sul viso e sul resto del corpo, Artan Vila, 48 anni, albanese considerato un dipendente 'cardine' dell'azienda e il primo ad essere investito dalle fiamme, mentre il senegalese Djette 'Buba' Aboubacar di 25 si trova presso il centro ustionati di Murnau in Baviera.
All'ospedale 'San Maurizio' sono ricoverati con ustioni su varie parti del corpo, Oussama Benyahia di 27 anni, tunisino, e un altro senegalese, Mor Mboup, di 39.