AGI - La manifestazione promossa da Flai Cgil per ricordare Satnam Singh, il bracciante dell'Agro Pontino morto mercoledì scorso in un incidente sul lavoro e mai soccorso, diventa una protesta contro il caporalato. E sull'episodio, definendolo "estraneo alla nostra civiltà", interviene anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha espresso una dura condanna verso queste forme di sfruttamento "illegali e crudeli" che finiscono per colpire i più deboli e indifesi.
"Siamo tutti responsabili"
"Siamo tutti responsabili del fenomeno del caporalato, le istituzioni, gli enti, i cittadini che preferiscono non vedere", sono le parole della sindaca di Latina, Matilde Celentano, presente alla dimostrazione, "la patente di terra di caporali non ci appartiene. Questa è una terra di migranti, di gente che è venuta a cercare una condizione migliore", ha aggiunto la sindaca, "quella contro il caporalato è una guerra di civiltà da combattere tutti insieme".
A Piazza della Libertà sono presenti 5 mila persone, secondo gli organizzatori. Esponenti sindacali, politici locali e nazionali e numerosi lavoratori e braccianti indiani. Fianco a fianco la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il segretario di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni. "Ci auguriamo che dalle istituzioni arrivi uno scatto di dignità che implementi le ispezioni, che cancelli leggi come la Bossi- Fini, che restituisca al lavoro la sua rispettabilità", ha dichiarato Fratoianni all'Agi, "quello che è successo qui frantuma il muro della barbarie. Non si tratta di un incidente ma dell'ennesimo omicidio dello sfruttamento. Senza uno scatto di reni questo Paese è alla deriva".
Schlein: "Il caporalato è anche concorrenza sleale"
"Non ci sono lavoratori di serie A e di serie B, questo vuol dire che chiunque ha a cuore la democrazia, la nostra Costituzione deve fare la sua parte. Noi del Partito democratico siamo qui per farlo, per dire che servono altre leggi contro lo sfruttamento e il caporalato e che tutta la parte di prevenzione ancora non è stata attuata", afferma invece Schlein, a margine dell'evento", bisogna responsabilizzare le aziende, non è possibile che solo poche si pongano il problema. Il caporalato è anche una questione di concorrenza sleale verso le aziende sane che non decidono di fare la cresta sulla pelle dei lavoratori".
"Nei prossimi giorni presenteremo la nostra proposta per abolire la Bossi-Fini e riscriverla integralmente, perché è una legge che da 20 anni provoca irregolarità e ricattabilità. E Satnam Singh è stato vittima anche di quella ricattabilità", ha poi annunciato la leader d
"Oggi questa manifestazione deve segnare un punto di non ritorno. Per Satnam e per tutte quelle donne e quegli uomini che hanno perduto la vita in questa provincia o sono stati sfruttati". Marco Omizzolo è un sociologo esperto di caporalato, ricercatore di Eurispes e Amnesty International, ed è tra gli organizzatori della manifestazione. "Ci ritroviamo in piazza per ribadire la necessita' di tutelare quei diritti gi riconosciuti - ha continuato Omizzolo - Sono necessari controlli stringenti e non sporadici. Non è possibile che a 80 km da Roma accada ciò".
La condanna di Mattarella: "Sfruttamento illegale e crudele"
La tragedia è stata menzionata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto al centosessantesimo anniversario della Croce rossa italiana. "Questo è il carattere dell'Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana ed è quel che la rende, in conformità alla sua storia, un Paese di grande civiltà", ha detto il capo dello Stato, "contro cui stridono - gravi ed estranei - episodi e comportamenti come quello registrato tre giorni addietro, quando un giovane lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l'ennesimo tragico incidente sul lavoro".
Il capo dello Stato ha duramente condannato quindi come "gravi" gli "episodi e comportamenti come quello registrato tre giorni addietro, quando Satman Singh" ha scandito, "è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l'ennesimo tragico incidente sul lavoro". Un episodio, ha aggiunto Mattarella, che mostra "una forma di lavoro che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno - che affiora non di rado - di sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli". Si tratta di un fenomeno, ha concluso, "che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l'erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo".