AGI - Capri sta lentamente tornando alla normalità. Il problema all'origine del "guasto improvviso alla condotta adduttrice che serve la penisola sorrentina e l'isola, verificatosi giovedì scorso presso la Strada Statale 145, nel comune di Castellammare di Stabia, è stato individuato e risolto". Lo conferma una nota della società che gestisce il servizio idrico nell'area, Gori spa. "E' completato, pertanto, il riempimento della condotta sottomarina per Capri ed è stato avviato il servizio alle prime utenze - dice ancora la nota - Gori prevede che a partire dalle ore 18 salvo imprevisti, potrà essere regolarizzato gradualmente il rispristino del servizio idrico alle utenze dell'isola di Capri.
"Secondo quello che ci hanno riferito i dirigenti della Gori, entro le ore 20 sarà ripristinato per intero il servizio idrico sia a Capri che ad Anacapri", ha precisato il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, parlando con i giornalisti al termine della riunione del Comitato coordinamento soccorsi che si è svolta in prefettura a Napoli. Il prefetto ha spiegato che il guasto iniziale alla condotta di Castellammare di Stabia "era già stato risolto e riparato nella giornata di ieri", ma poi "si sono create delle bolle d'aria all'interno della condotta che hanno provocato alcuni problemi, superati non più tardi di due ore fa".
Anche per i comuni della Penisola sorrentina, ha assicurato il prefetto, "la situazione è di gran lunga migliorata". Di Bari ha detto che, nella nottata di ieri quando la prefettura è stata allertata, "era già attivo il Centro coordinamento soccorsi per la questione dell'incendio nella zona dei Camaldoli, quindi ci siamo fatti carico un po' di coordinare queste operazioni e abbiamo disposto nell'immediatezza anche l'uso di due navi cisterna. Ovviamente in questo momento abbiamo interrotto la corsa di queste navi perchè sta per essere ripristinato il servizio".
"Come ho detto alla Gori e ai sindaci - ha aggiunto il Prefetto - va predisposto assolutamente un piano B. Non è possibile che Capri e Anacapri restino senza acqua, così come anche i comuni della Peninsula sorrentina. Chi ha la responsabilità del servizio idrico deve farsi carico di un piano B, soprattutto per le isole". Di Bari ha annunciato che per martedì prossimo è convocata una riunione per integrare il piano di protezione civile con nuove misure. "Ovviamente sarà la Gori a stabilire quali saranno queste misure - ha chiarito - io immagino una nave cisterna ad hoc e delle autobotti che stiano lì sul posto. Al di là dei progetti di lunga durata, che riguardano lavori infrastrutturali e quant'altro, vanno ricercate soluzioni che nell'immediatezza possano sopperire a eventuali guasti".
"Dal momento del ripristino serviranno 4-5 ore per riempire i serbatoi e andare a regime. Quindi, se si riparte alle 18, la situazione si normalizzerà nella tarda serata", ha affermato, dal canto suo, il sindaco di Capri, Paolo Falco, commentando la possibile normalizzazione del servizio idrico sull'isola e nei comuni coinvolti nei disagi. Attualmente "la situazione sull'isola si è tranquillizzata anche grazie all'ordinanza sugli sbarchi. Per quanto riguarda l'impatto della crisi idrica sul turismo, l'Amministrazione ha fatto i salti mortali per limitare al minimo i danni, ma la priorità restano sempre i cittadini residenti.
Falco in mattinata aveva firmato un'ordinanza urgente che vietava a chiunque di entrare "nel territorio del Comune di Capri, fatta eccezione per i cittadini residenti sull'isola". Questo perchè nel primo weekend estivo sono attesi migliaia di turisti che in queste condizioni non sarebbe stato possibile accogliere garantendo loro "l'apertura dei bagni pubblici, esercizi pubblici, strutture ricettive nonché il corretto funzionamento dei servizi pubblici essenziali". Insomma, di fronte ad "un vero e proprio stato d'emergenza" la presenza di migliaia di turisti non farebbe altro che aggravare la situazione. L'ordinanza prevedeva anche la possibilità di reimbarcare immediatamente, "con spese a proprio carico, con il primo mezzo di trasporto disponibile" quei furbetti che avessero tentato di approdare sull'isola senza essere autorizzati.
Nel pomeriggio lo stesso Falco ha emanato una seconda ordinanza che confermava il divieto di accesso sull'isola ai non residenti, dalle ore 15 di oggi fino al cessare dell'emergenza idrica, ma consentiva lo sbarco ai clienti di strutture ricettive "che abbiano disponibilità di risorse idriche sufficienti a garantirne l'ospitalità e che presentino alla biglietteria dell'imbarco l'attestazione di prenotazione". L'ordinanza consentiva l'accesso all'isola anche agli appartenenti alle forze dell'ordine, agli operatori sanitari e dei trasporti, al personale o agli incaricati di aziende operanti sull'isola e ai dipendenti di amministrazioni pubbliche.
Nel frattempo, la società Gori, che gestisce la fornitura idrica in 75 comuni della Campania, si era attivata mettendo a disposizione un'autobotte per la fornitura di acqua potabile a piazzale Europa. I cittadini, residenti nel Comune di Capri, che avessero necessità, potevano recarsi, muniti di propri contenitori, per il ritiro di un quantitativo massimo di 25 litri per nucleo familiare. E per venire incontro alle esigenze dei cittadini residenti nelle zone alte di Capri e Anacapri, è stato predisposto anche un punto di prelievo di acqua potabile nelle località Matermania (Madonnina) e Tiberio (Barbone).
E mentre si lavora al ripristino della fornitura idrica, che dovrebbe riprendere gradualmente a partire dalle 18, sull'isola di Capri si fanno i conti con i disagi causati dalla rottura della condotta di Castellammare di Stabia, non solo per i residenti ma anche per i turisti. A quanto apprende l'AGI, diverse strutture ricettive hanno bloccato le prenotazioni e sono state costrette a mandare via gli ospiti perchè non erano in grado di garantire i servizi essenziali. Difficoltà anche per ristoranti e bar, che in alcuni casi hanno dovuto chiudere in attesa del ripristino dell'acqua. Nessun problema, invece, per il Grand Hotel Quisisana. L'albergo a cinque stelle ha potuto proseguire regolarmente la sua attività grazie a una cisterna molto capiente, che assicura un'autonomia di 3-4 giorni, dato che la struttura in origine era stata concepita per ospitare un ospedale. Diverse le chiamate alla reception da parte di chi aveva prenotato un soggiorno nella struttura e chiedeva informazioni su eventuali disagi. I turisti sono stati rassicurati e, a quanto si apprende, non ci sono state disdette. Intanto, l'assessore al Turismo e alle Attività produttive di Napoli, Teresa Armato, in contatto con i responsabili delle strutture alberghiere napoletane, si è detta "disponibile ad accogliere in città i turisti in attesa che si risolvano positivamente le dificoltà dell'isola".
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