AGI - E dalle denunce si passa ai fascicoli in procura. I magistrati romani hanno aperto un'inchiesta, al momento senza indagati, per la maxi lite avvenuta alcune sere fa e che ha visto protagonisti Paolo Virzì, la sua ex Micaela Ramazzotti, la figlia del regista e il personal trainer, nuovo compagno dell'attrice. Lo apprende l'AGI. Al momento le posizioni dei protagonisti della vicenda sono al vaglio e i pm stanno valutando l'ipotesi di reato. Tre le possibilità: rissa, violenza privata o lesioni.
La litigata, con urla e spintoni, avvenuta lunedì sera in un ristorante di piazza Albania, all'Aventino, è arrivata dunque sulla scrivania dei magistrati. Uno un particolare: il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini che coordina le indagini dei carabinieri del Comando Provinciale della Capitale. Il nuovo passo in avanti arriva dopo che i protagonisti della vicenda - Virzì, era con la figlia, mentre l'ex moglie, regista e attrice di successo, era accompagnata dal nuovo compagno, un noto personal trainer -, si sono reciprocamente denunciati alla stazione dei carabinieri Aventino.
Furibonda lite Virzì-Ramazzotti al ristorante, la figlia del regista medicata dal 118
Al vaglio dei militari dell'Arma il video della lite che sarà utile per cristallizzare le rispettive responsabilità. Uno scontro durato una mezz'ora abbondante che si è concluso poco prima dell’intervento dei militari. I carabinieri - che hanno identificato i quattro -, hanno ascoltato il titolare e altri testimoni. La figlia di Virzì è stata medicata sul posto dal 118 per alcuni graffi. I due artisti, dopo essersi scusati, hanno promesso di risarcire eventuali danni. I pm di Roma hanno aperto un fascicolo di indagine dopo un’informativa depositata nelle scorse ore dai militari dell'Arma.