AGI - I carabinieri, coordinati dai procuratori aggiunti Giuseppe Cascini e Giovanni Conzo, hanno eseguito il più grande sequestro di Criptovalute eseguito fino ad oggi, dai militari, in Italia. Un sequestro di oltre mezzo milione di euro a fronte di 9 milioni di euro di transazione. Arrestato nell'operazione il cinese Franco Lee, il 'Bancomobile centralizzatò, come si era definito nel corso di una intervista sui social. I carabinieri e la procura di Roma che hanno indagato su di lui, però, hanno notato una serie di movimenti sospetti tanto da far scattare le manette.
L'uomo è accusato di esercizio abusivo di attività finanziaria e offerta al pubblico di servizi di investimento, e impiego in servizi finanziari speculativi (criptovalute) di utilità provento di reato, attraverso l'acquisto di criptovalute e riciclaggio avendo provveduto a sostituire e trasferire, con investimento in moneta virtuale somme di danaro provento di delitto, tali da garantire l'anonimato. La complessa attività investigativa, coordinata dalla procura di Roma in particolare del gruppo dei reati gravi contro il patrimonio e del gruppo che tratta i reati contro l'economia, è stata avviata nel 2023 e trae origine dal costante monitoraggio dei canali Telegram e Instagram, luoghi virtuali dove era stato individuato un soggetto di nazionalità cinese, localizzato a Roma, che proponeva lo scambio di grandi somme di contante in cambio delle più diffuse criptovalute e viceversa, attraverso incontri di persona.
Nel corso delle attività tecniche emergeva che il soggetto, avendo importanti disponibilità di denaro cash, poteva eseguire scambi di euro in criptovalute anche per oltre 100 mila euro per singola transazione. Gli accertamenti e le specifiche attività di tracciamento sulla blockchain delle transazioni, nonchè le attività di Osint (Open Source Intelligence) svolte dai reparti dell'Arma dei carabinieri, hanno consentito di identificare il soggetto, ben conosciuto nelle community delle Criptovalute. Nella sua home page di propaganda l'indagato si definiva "Bancomobile Decentralizzato disponibile 24 ore su 24" e mostrava il proprio bigliettino da visita affermando che "poteva comprare e rivendere qualsiasi tipologia di criptovalute" poichè si riteneva un "promotore decentralizzato".
Gli elementi raccolti hanno indirizzato le indagini verso specifici wallet di criptovalute ed Exchange centralizzati. Dall'analisi dettagliata condotta dai militari, è emerso che l'indagato ha movimentato la somma di 8 milioni e 800 mila euro dal 2021 a oggi, con un numero di movimentazioni e scambi superiore a 3 mila, percependo una commissione per ogni transazione compresa tra il 5% e il 10%. L'attività veniva svolta in totale assenza di qualsiasi controllo previsto dalla normativa antiriciclaggio e senza le necessarie autorizzazioni, garantendo ai clienti l'anonimato in cambio di commissioni notevolmente più elevate rispetto a quelle degli exchange autorizzati, i quali applicano commissioni fino a 100 volte più basse. Nel corso dell'esecuzione della misura, i Carabinieri hanno inoltre eseguito un sequestro preventivo di Criptovalute per un importo pari a circa 600 mila euro, nello specifico di Bitcoin, Usdt, Ethereum e Matic e sono stati sequestrati inoltre 6 dispositivi cellulari, 2 notebook e 8 carte di credito.