AGI - Fenice srl e TBS Crew srl, società che fanno capo all'imprenditrice Chiara Ferragni, "comunicano che, a partire dal 16 giugno 2024, Fabio Maria Damato cesserà dalla funzione di Direttore Generale e consigliere di entrambe le aziende per perseguire altre opportunità professionali. Il cambiamento - conclude una nota - fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale".
In una storia su Instagram, lo stesso Damato chiarisce la sua uscita dal gruppo dell'influencer, cominciando dai ringraziamenti. "Domani - scrive - sarà il mio ultimo giorno da general manager di Tbs Crew e Chiara Ferragni brand e per questo voglio ringraziare tutti i professionisti che con la loro esperienza e umanità hanno voluto affiancarmi in questa avventura. Oltre, ovviamente, a Chiara Ferragni che più di 7 anni fa mi ha chiamato per supportarla nell'evoluzione del suo progetto di business credendo nella mia visione. Ringrazio anche tutti i talent che ho seguito nella loro evoluzione, da Marina Diguardo a Francesca e Valentina Ferragni, ma anche Pietro Terzini, Manuele Mameli e Luca Vezil".
Il manager passa poi a esporre quelli che ritiene essere i fatti: "Lo scorso febbraio, dopo attente e inevitabili riflessioni, ho deciso di dare le dimissioni (quindi no, non sono stato licenziato) dalle aziende con cui ho condiviso un percorso professionale incredibile, e per le quali negli anni ho dato tutto me stesso in termini di assoluta dedizione, idee, cuore e testa, sempre onorando i valori di onestà e correttezza che mi contraddistinguono. A dimostrazione di questo - aggiunge - ho accolto fino alla fine le necessità delle società che mi hanno chiesto di restare fino a giugno, nonostante le operazioni di comunicazione poste in essere dal 17 dicembre 2023 in avanti non hanno visto il mio coinvolgimento".
Sulla vicenda giudiziaria relativa al Pandoro-gate spiega: "Non mi è permesso in questo momento entrare nel merito del caso pandoro ma essendo diventate pubbliche alcune e-mail insistentemente a me attribuite, devo precisare come nessuna di queste e-mail fosse la mia. Resto però amareggiato per come questa vicenda abbia messo in ombra anni di duro e onesto lavoro fatto dalle società e dalle persone coinvolte. Un lavoro sempre in salita, costellato di tanti ostacoli e altrettanti successi, che chiunque si ritenga intellettualmente onesto non può attribuire solo al caso o alla fortuna. Mi ferisce - prosegue Damato - la sofferenza inflitta ai dipendenti di tutte le società che si sono sentiti attaccati pubblicamente e hanno visto messe in pericolo le aziende per cui lavorano e di conseguenza i loro posti di lavoro. Esco stremato da una certa violenza che abbiamo tutti subito, specie Chiara Ferragni che ho sempre rispettato come persona e capo e per la quale l'onesta, la dedizione e l'affetto che ho dedicato nessuno potrà mai mettere in discussione", conclude.