AGI - Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi si è recato oggi in visita in Marocco dove ha incontrato l'omologo Abdelouafi Laftit e il ministro degli Habous e degli Affari Islamici Ahmed Toufiq.
"Il Marocco - ha dichiarato Piantedosi - è un Paese amico dell'Italia ed è un solido punto di riferimento sia nell'area mediterranea che in quella atlantica, per stabilità e capacità di gestione delle sfide di sicurezza e migratorie. Il governo italiano sta lavorando per prevenire e contrastare l'azione dei trafficanti di esseri umani nei principali Paesi di origine e di transito, per rafforzare i canali di migrazione legale, e per potenziare i rimpatri volontari assistiti verso i Paesi di origine dei migranti".
Per il Viminale, il "cordiale colloquio" è stato inoltre l'occasione per confrontarsi su vari temi quali la sicurezza in chiave antiterrorismo, attraverso il rafforzamento della collaborazione tra le forze di polizia, la lotta al traffico di stupefacenti e la cooperazione tra i vigili del fuoco per la gestione delle calamità naturali. Una attenzione particolare è stata rivolta alle attività di soggetti sospettati di contiguità con i circuiti terroristici, lo scambio di esperienze sui metodi adottati per favorire percorsi di de-radicalizzazione, e il contrasto agli estremismi religiosi.
Nel corso dell'incontro con il ministro degli Habous e degli Affari Islamici, "ho sottolineato - ha concluso il titolare del Viminale - che il Marocco è un autorevole esempio di apertura e tolleranza, prova ne sono le numerose importanti iniziative di dialogo interreligioso di cui Rabat è protagonista".
Il ministro Piantedosi ha inoltre informato il ministro Toufiq dell'accordo siglato dal ministero dell'Interno con la Commissione europea, per il finanziamento di un programma destinato alla formazione professionale dei migranti per un successivo inserimento in Italia.