AGI - La carcassa di un esemplare di Orso bruno marsicano maschio di circa 10 anni è stata rinvenuta all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise tra i comuni di Scanno e Rocca Pia nell'Aquilano. La zona è in località 'Montagna Spaccata', frequentata dai cercatori di tartufi, e il ritrovamento solleva gravi preoccupazioni sulla conservazione di una specie già in pericolo critico.
La morte sarebbe avvenuta nelle 24 ore precedenti, in quanto il globo oculare non risultava ancora afflosciato. L'animale era adagiato sull'erba e, da una prima ispezione, non sembravano evidenti fori da arma da fuoco. A fare la scoperta è stato un escursionista che ha immediatamente allertato le autorità competenti, portando sul posto i carabinieri forestali, le guardie del Parco, i veterinari dell'ente e il personale della Riserva Monte Genzana Alto Gizio.
La carcassa dell'orso è stata posta sotto sequestro e trasportata nell'ambulatorio veterinario del Pnalm a Pescasseroli (L'Aquila). Nei prossimi giorni, sarà trasferita all'Istituto Zooprofilattico di Teramo, dove verrà sottoposta a esami necroscopici dettagliati per accertare la reale causa del decesso. L'assenza di ferite da arma da fuoco non elimina altre possibilità, come avvelenamento, malattia o altre forme di morte naturale come ad esempio lo scontro con un suo simile.
L'Orso bruno marsicano, con una popolazione stimata di soli 50-60 esemplari, è classificato come un animale in pericolo critico. La perdita anche di un solo esemplare rappresenta un duro colpo per gli sforzi di conservazione in atto. Il Pnalm ha implementato diverse misure, tra cui programmi di monitoraggio costante, sensibilizzazione ed educazione ambientale.