AGI - Sono proseguiti fino all'una di notte i disordini nel carcere Beccaria di Milano dopo la rivolta. La situazione ora sembra essere tranquilla. A quanto viene riferito, una decina dei reclusi coinvolti saranno trasferiti altrove non solo per motivi di sicurezza ma anche perché diverse celle, almeno sei, sono in questo momento inagibili. Ieri una settantina di detenuti ha preso il controllo di un'ala dell'istituto per poi danneggiare gli arredi, in particolare i blindi.
I sindacati stanno facendo presente in queste ore che gli agenti penitenziari, al momento una settantina a fronte del centinaio ritenuto un numero adeguato, sono pochi per affrontare una situazione cosi' delicata dopo che l'inchiesta della Procura di Milano ha portato all'arresto di tredici di loro. C’è poi il tema che in questo momento il carcere minorile non è una meta gradita proprio perché viene ritenuto un ambiente difficile.
"Nessuno vuole andarci - spiega all'AGI Gennarino De Fazio dell'Uilpa -. Quelli che sono stati mandati da altre città in missione forzosa hanno dovuto anticipare le spese di alloggio e vitto che invece, secondo la normativa contrattuale, avrebbero dovuto essergli anticipate".