AGI - Jonathan Maldonato, il marito di Soukaina El Basri, l'influencer trentenne in coma farmacologico all'Ospedale Maggiore di Novara a causa di una profonda ferita al petto, nel carcere di viale dei Tigli a Biella, attende nel carcere di viale dei Tigli a Biella di essere sentito dal magistrato che dovra' valutare la convalida del fermo.
Le porte del carcere si sono aperte per lui nella notte, dopo una lunga permanenza, di quasi quattro ore, negli uffici della Questura. All'uomo, che già nell'interrogatorio avvenuto sabato davanti al Pm era assistito d'ufficio dall'avvocato Giovanna Barbotto, ieri sera sarebbe stato notificato l'ordine di custodia cautelare in carcere.
Siu è stabile
Intanto sono stazionarie le condizioni di "Siu" che rimane ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale di Novara. Il direttore generale Gianfranco Zulian, parlando con l'Agi, mantiene il riserbo sull'evoluzione dello stato di salute della giovane donna, e smentisce la notizia secondo la quale ieri pomeriggio, nella sala d'aspetto del reparto, ci sarebbe stato uno scontro tra il marito e il fratello della donna.
Il possibile movente
Prende sempre più forma intanto il quadro all'interno del quale è maturato il drammatico episodio. Un contesto di rapporti "problematici" come ha spiegato la procuratrice Teresa Angela Camelio, e che già nello scorso febbraio avrebbe determinato una denuncia per maltrattamenti presentata da Siu nei confronti del marito. Movente della tensione sarebbe la gelosia, che avrebbe gradualmente avvelenato la relazione.
Rapporti familiari tesi
Molto tesi anche i rapporti tra la famiglia di lei e quella di Jonathan: ieri sera la madre dell'uomo lo ha raggiunto in questura, forse per consegnargli effetti personali. Alla madre di lui sarebbero state affidate anche le due bambine di 5 e 6 anni, figlie della coppia. In questo momento si troverebbero nella casa dei nonni in un piccolo comune della Valle di Mosso.
I dubbi su Jonathan
Dopo aver raccontato che la ferita al petto della moglie sarebbe stata provocata "dall'angolo di un mobile sul quale la stessa sarebbe scivolata", Jonathan Maldonato, già denunciato dalla moglie per maltrattamenti nel maggio 2023, con una querela poi rimessa, ha cercato di avvalorare la tesi del gesto autolesionistico. Lo ha confermato la procura di Biella.
"Nella notte del 16 maggio - spiega la Procura in una nota - veniva eseguito un primo sopralluogo presso la residenza della coppia dal pm di turno con la Squadra mobile e la Polizia scientifica di Biella". L'immobile è stato posto sotto sequestro e il coniuge della 30enne iscritto nel registro degli indagati. Interrogato, l'uomo avrebbe ribadito che la donna "si sarebbe provocata in modo autonomo la ferita toracica" indicando la presumibile arma con la quale El Basri si sarebbe colpita.
Una versione che non ha convinto i magistrati, "anche in relazione alla tipologia di arma indicata da Maldonato". La procura ha confermato anche che il fermo dell'uomo è stato deciso "considerata la gravita' indiziaria acquisita e rilevato la concretizzazione di un pericolo di fuga". "Sono in corso - conclude la nota - gli ulteriori approfondimenti investigativi da parte degli inquirenti".