AGI - Cambiare la legge di nomina del cda della Rai, depenalizzare il reato di diffamazione, evitare il conflitto di interessi con la possibile vendita dell'Agi al parlamentare Antonio Angelucci. Sono queste le raccomandazioni formulate dal consorzio MFRR, Media Freedom Rapid Response, progetto finanziato dal 2020 dalla Commissione europea, al termine della missione compiuta a Roma il 16 e il 17 maggio. Nel corso di una conferenza stampa presso la sede nazionale dell'ordine dei giornalisti i sette componenti del consorzio Mfrr hanno fatto il punto della missione italiana organizzata in maniera urgente e nel corso della quale hanno incontrato giornalisti, sindacati, interlocutori istituzionali e rappresentai della società civile.
Giovedì mattina la delegazione ha preso parte al sit-in che l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai, ha organizzato a viale Mazzini davanti alla sede della Tv pubblica. Secondo la Mappa sulla libertà di stampa elaborata dall'European centre for Press and Media Freedom, l'Italia nel corso del 2024 ha già registrato ben 49 episodi di allerta. Lo ha reso noto Andreas Lamm, direttore dell'ECPMF, segnalando che nel triennio 2022-2024 gli episodi contro la libertà di stampa in Italia sono stati 175: si va dalle minacce fisiche, intimidazioni verbali, aggressioni, azioni legali, denunce temerarie e censura. "Sul servizio pubblico la delegazione raccomanda di avviare una riforma della legge Renzi che possa essere esaustiva e auspichiamo che sia in linea con l'articolo 5 dell'European Media Freedom Act (EMFA), deve essere una norma tesa a permettere che la nomina dei membri del cda sia completamente indipendente, e in base allo stesso articolo Emfa che i finanziamento e le risorse accordate alla Rai possano essere adeguate e certe. L'Italia dovrà adeguarsi all'Emfa entro l'agosto 2025", ha spiegato Sielke Kelner componete dell'Media Freedom Rapid response.
La diffamazione
"Sulla diffamazione le nostre raccomandazioni sono in linea sia con gli standard internazionali e in particolare con la direttiva anti Slapp dell'Ue e anche con le raccomandazioni che sono state formulate dall'Ue - ha aggiunto ancora Kelner - esortiamo il decisore italiano ad avviare una riforma che preveda una piena depenalizzazione della diffamazione questo in concomitanza con una riforma delle disposizioni del codice civile, in particole ci auspichiamo l'introduzione di un elemento normativo che possa prevedere l'archiviazione tempestiva dell'azione temeraria ma anche l'inversione dell'onere della prova. Chiediamo che venga istituito un tetto massimo di risarcimento in sede civile, auspichiamo inoltre alcune misure extra legali in linea con le raccomandazioni Anti Slapp, ovvero istituzione di alcune misure di supporto come un sistema di sostegno finanziario e legale per quello che sono i bersagli delle azioni temerarie. Sul caso Agi la delegazione ritiene che un eventuale cessione costituirebbe un conflitto d'interesse in contrasto con articolo 6 dell'Emfa".
La questione Agi
E proprio sulla vicenda che coinvolge l'Agenzia Giornalistica Italia a spiegare la posizione del consorzio MFRR è stata Beatrice Chioccioli: "Ci sono per noi sviluppi allarmanti riguardo la potenziale acquisizione di Agi da parte dell'onorevole Antonio Angelucci che come sapete controlla già diversi importanti quotidiani nazionali. Rappresenta un rischio significativo per l'indipendenza editoriale di Agi questa potenziale vendita ed è in conflitto con un altro articolo dell'European Media Fereedom Act, l'articolo 6 che riguarda l'indipendenza editoriale e la trasparenza sui conflitti di interesse. I responsabili editoriali devono essere liberi di prendere decisioni senza alcun tipo di interferenza e chiunque abbia interessi significativi nei fornitori dei servizi dei media deve dichiarare qualsiasi conflitto di interesse che in questo caso, per noi, è cristallino".
"La nostra posizione è semplice - ha ribadito Beatrice Chioccioli - non si venda l'Agi ad Angelucci, il futuro della democrazia italiana per noi parte da un panorama mediatico libero, indipendente e pluralistico".
All'incontro con la stampa nella sede dell'ordine nazionale dei giornalisti hanno partecipato Alessandra Costante, segretaria della Federazione Nazionale della Stampa, Il presidente Fnsi Vittorio Di Trapani, e la segretaria del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Paola Spadari. I membri della Commissione MFRR inoltre hanno lamentato mancate risposte dei membri della maggioranza di governo agli inviti di confronto e dialogo.
"Abbiamo inoltrato una serie di inviti sia a esponenti della coalizione di governo che a rappresentanti delle opposizioni, siamo molto dispiaciuti perché in realtà non siamo riusciti a incontrare nessuno dei rappresentanti della maggioranza - ha sottolineato Sielke Kelner - ieri invece abbiamo parlato con la senatrice Barbara Floridia, presidente della commissione Vigilanza Rai, con la senatrice Ilaria Cucchi, vice presidente della commissione giustizia al Senato, con la quale si è discusso sul ddl Balboni, abbiamo avuto incontri con l'Agcom, sia con il presidente Giacomo Lasorella che con i commissari; abbiamo incontrato e l'onorevole Valentina Grippo di Azione e Pierluigi Mazzela rappresentante del governo al consiglio d'Europa. Incontrato anche i rappresentanti dell'Usigrai nel sit-in di viale Mazzini". Per quanto riguarda la 'par condicio elettorale' David Diaz - Jogeix, componete della delegazione MFRR, ha sottolineato l'importanza che sia garantito 'l'uguale trattamento per tutti i candidati'. "L'Agcom - ha concluso - si comporti in linea con il suo mandato".