AGI - Sono passati quattro anni dal primo bollettino Covid, e il report puntuale dei contagi, della situazione negli ospedali, del numero dei tamponi e anche delle vittime, va in archivio, o quasi. Non sarà più comunicato ogni settimana dal ministero della Salute, ma sarà pubblicato sul sito. "Un'epoca che si chiude. Dietro di noi tante conquiste scientifiche, tanti lutti. Davanti l'impegno di questo ministero a non farci mai più trovare impreparati". Così Francesco Vaia, direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, ricordando il primo bollettino uscito dallo Spallanzani di Roma dove, all'epoca, era direttore sanitario.
"Era quello della coppia cinese", ricorda Vaia all'AGI. "Dallo Spallanzani abbiamo cercato di dare forza al Paese incitandolo a non aver paura", conclude. Il bollettino Covid nei primi due anni della pandemia era un appuntamento quotidiano, con una conferenza stampa, poi con l'attenuarsi dei contagi e con l'affievolirsi della pericolosità del virus, l'appuntamento è diventato prima settimanale, poi mensile, fino a diventare una nota stampa