AGI - Il Tribunale ungherese ha accolto, dopo diversi ricorsi respinti in passato, l'istanza della difesa che chiedeva i domiciliari per Ilaria Salis a Budapest. Salis pagherà entro il 24 maggio, data della prossima udienza del processo in cui è imputata per avere aggredito alcuni manifestanti neonazisti, la cauzione di 40mila euro chiesta dal Tribunale di seconda istanza di Budapest per farle ottenere i domiciliari. È quanto apprende l'AGI da fonti legali. Salis ha tre mesi di tempo per pagare la cauzione, in base a quanto riportato nel provvedimento che ha accolto il ricorso dei suoi legali stabilendo che non ci sono più le esigenze per tenerla reclusa. È verosimile quindi che si presenterà al processo non più con le catene ai piedi e condotta al guinzaglio dalla polizia penitenziaria, un'immagine che aveva destato scalpore e indignazione. Ai domiciliari dovrà tenere il braccialetto elettronico e potrà uscire dalla casa dove starà solo con l'ok dei giudici.
Le reazioni
Il padre, dal ministro della Giustizia e degli Esteri nessun aiuto
"Paghiamo il ministro della Giustizia e degli Esteri per lavorare per noi, non abbiamo visto nessuna attività concreta per risolvere il problema di Ilaria da parte di questi due ministeri": è lo sfogo del padre di Ilaria Salis, Roberto, ai canali Gedi, dopo la concessione degli arresti domiciliari in Ungheria alla figlia.
"Non ho dei sassolini nelle scarpe, ma della ghiaia grossa, quella che si usa per il calcestruzzo, ho i piedi insanguinati", ha detto Roberto Salis, lamentando che le sue denunce siano "rimaste nei cassetti". "I cittadini italiani sono stufi di dover implorare le istituzioni di agire, le istituzioni sono al servizio dei cittadini".
Nordio, soddisfazione per la notizia
"Soddisfazione" per la notizia della "concessione degli arresti domiciliari" a Ilaria Salis. A esprimerla è stata il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in Aula alla Camera, durante il question time.
M5s, governo la riporti a casa
"Siamo felici che Ilaria Salis possa finalmente lasciare il carcere e per i domiciliari. È la fine di un incubo durato fin troppo. Ora ci aspettiamo che il governo italiano si muova per consentire alla nostra concittadina di scontare la pena in Italia". Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri di Camera e Senato.
Avs, candidarla è stata scelta giusta
"Candidare Ilaria Salis nelle liste di Avs per le Europee è stata la scelta giusta. La dimostrazione che era necessario accendere i riflettori sulla vicenda perché si arrivasse a un esito conforme allo stato di diritto. Quello che si è rifiutato di fare il governo Meloni per mesi per non disturbare l'amico Orban, o più semplicemente perché la destra la sentenza sulla Salis l'aveva già emessa. Felice per la sua prossima scarcerazione, ennesima vergogna per il nostro esecutivo". Lo scrive su Facebook il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
"Questo risultato si deve innanzitutto alla tenacia e alla determinazione della famiglia - affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni - e di tutti coloro che invece di stare in silenzio si sono battuti e continueranno a farlo per i diritti di Ilaria e di tutti noi. Siamo felici e ancora più convinti della nostra scelta di candidare Ilaria nelle nostre liste".
"Ora dopo questa prima vittoria, così importante per lei e tutti noi, vogliamo riportarla in Italia e poi a Bruxelles come Parlamentare europea perché la questione del rispetto dei diritti in Europa diventi una questione pienamente politica" concludono.