AGI - E’ scontro nell’Aia sul ‘suffragio universale’ proposto dal presidente della Figc Gabriele Gravina per eleggere il capo dell’associazione degli arbitri. Toccherebbe a tutti i fischietti, circa 30mila, designare il loro rappresentante che adesso viene scelto dai 340 presidenti di sezione e delegati.
A quanto apprende l’AGI, dopo le perplessità espresse dall’attuale presidente Carlo Pacifici, in risposta a Gravina, è emersa all’interno del Comitato Nazionale Aia una corrente, guidata da Antonio Zappi e Michele Affinito, pronta a sostenere una proposta di ‘compromesso’, che prevederebbe comunque un ampliamento della base elettorale, in vista dell’esame della questione previsto domani nel Consiglio della Figc.
L’idea è quella di un sistema in cui i delegati elettorali, circa 1000 rispetto ai 340 attuali, deciderebbero le sorti dell’elezione, inclusi i presidenti di sezione che entrerebbero di diritto nella lista. Una proposta che, secondo i promotori, eviterebbe mire demagogiche, che potrebbero favorire non solo i big con nome altisonante ma anche candidati perfetti sconosciuti in grado di conquistare 'influencer' sui social, ridicolizzando l'associazione.
Ieri Pacifici aveva espresso la sua “amarezza” sulla novità auspicata da Gravina, non tanto nel merito quanto per le modalità. “Penso che una modifica così importante vada condivisa (ci siamo pochi giorni fa indignati per un atto unilaterale del governo) e non formulata nei dettagli e messa al voto prevaricando quelli che sono gli elementi che dovrebbero sempre accompagnare il cambiamento”. Tuttavia, come riportato da alcune testate, la Figc ha sostenuto che Pacifici avrebbe in realtà condiviso la bozza di riforma sul suffragio universale.