AGI - Tragedia in provincia di Udine. Una donna, Silvia Comelli, di 43 anni, ha ucciso Stefano Iurigh, coetaneo, a Bicinicco. Il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 21.30 in una palazzina di via Roma. Indagano i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale. La donna è stata fermata dagli investigatori. Il corpo dell'uomo, come scrive 'Il Piccolo', era in una stanza all'interno dell'abitazione dello stabile di due piani.
Sul posto è giunto il magistrato di turno della procura della Repubblica di Udine. La vittima, stando a quanto dicono i vicini di casa, era una persona riservata che non frequentava molto il paese. La zona del delitto è stata transennata e i curiosi vengono tenuti lontano.
Acido sul viso dell'uomo
Emergono con il passare delle ore nuovi particolari sul delitto di Bicinicco. I protagonisti della vicenda non sono marito e moglie, come si è pensato in un primo momento, ma si erano conosciuti tempo prima. La donna si è presentata a casa dell'uomo e - secondo le prime indagini coordinate dal pm di Udine, Andrea Gondolo - lo ha ucciso utilizzando anche un paio di forbici, nel corso di una lite, e colpendolo al capo. Poi gli avrebbe gettato sul volto dell'acido muriatico. Quindi ha chiamato i carabinieri e si è consegnata, confessando l'omicidio, prima di chiudersi nel silenzio. Gli investigatori stanno tentando di capire quale fosse il rapporto che legava i due. Al momento non sono state chiarite le ragioni dell'omicidio, pur ipotizzando che tra i due ci sia stato un legame sentimentale.
Procura, movente ancora tutto da scoprire
La donna che ha ucciso a Bicinicco (Udine) un amico coetaneo e' stata rintracciata ieri sera, poco dopo il delitto, nei pressi dell'abitazione della vittima, con gli abiti ancora sporchi di sangue. Ne da' notizia una nota dei Carabinieri di Udine e la Procura di Udine. E' stata la stessa donna a contattare il numero unico per le emergenze 112 accusandosi dell'omicidio di un suo conoscente e chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine e dei soccorsi. In una abitazione poco distante e' stato poi rinvenuto il corpo dell'uomo che presentava numerose ferite da taglio. La donna, alla presenza del proprio difensore, si e' avvalsa della facolta' di non rispondere alle domande del magistrato, che ha poi emesso a carico dell'indiziata il provvedimento di fermo. Dopo le operazioni di fotosegnalamento, la donna e' stata portata alla casa circondariale a Trieste. Le indagini sono ancora in corso per determinare il movente e l'esatta dinamica del delitto. Sono in corso i sopralluoghi da parte dei carabinieri della sezione rilievi per determinare l'esatta dinamica del delitto.