AGI - Alcuni appartenenti ai collettivi studenteschi de l'Università La Sapienza si sono incatenati dopo aver iniziato uno sciopero della fame. Gli studenti sono in presidio con le tende all'interno dell'università. "Appello a democratici, pacifisti e società civile a sostenere le richieste di studenti e accademici nelle università per fermare il genocidio in Palestina. Siamo studenti e studentesse dell'Università La Sapienza di Roma, abbiamo deciso di intraprendere uno sciopero della fame dalla mattina di mercoledì 17 aprile, incatenati sotto al rettorato del nostro ateneo", scrivono gli universitari".
"Siamo arrivati alla scelta di questa forma di protesta non violenta, dopo mesi di una mobilitazione eterogenea e diffusa che ha visto in diversi settori della società una presa di posizione netta contro le guerre, per un cessate il fuoco, per fermare l'escalation in corso che rischia di trascinare il mondo in una terza guerra mondiale a pezzi", scrivono ancora gli studenti. "A tutto questo - proseguono - però è corrisposto soltanto un preoccupante avvitamento antidemocratico che nei casi più estremi si è tradotto anche in manganelli e violenza repressiva su studenti e studentesse, tanti gli ultimi eventi noti".
Per questo gli universitari si appellano "a tutti i soggetti democratici, pacifisti e della società civile a sostenerci in queste ore e a dare risonanza a questo percorso che vuole lo sganciamento da qualsiasi complicità e fermare l'escalation". Infine una richiesta alla rettrice Antonella Polimeni perchè "convochi urgentemente un momento di confronto largo e aperto tra tutte le componenti dell'Ateneo per far emergere con forza le ragioni di chi vuole il cessate il fuoco immediato e la fine del genocidio a Gaza".