AGI - Il Codacons diffida oggi il gruppo musicale La Sad a non usare il nome dell’associazione per pubblicizzare il nuovo album. Da giorni il trio punk sta sfruttando a più riprese e in innumerevoli occasioni il nome del Codacons per dare visibilità al disco, ricorrendo ad un patetico vittimismo e a lacrime di coccodrillo parlando – del tutto a sproposito – di odio generato dall’associazione attraverso le proteste sollevate in occasione della partecipazione di La Sad al Festival di Sanremo.
Un utilizzo del tutto strumentale della sigla Codacons al fine di ottenere visibilità mediatica e citazioni sulla stampa, che però omette – volutamente – di indicare la natura delle proteste dell’assocazione. E infatti più che “Odio La Sad”, il trio avrebbe forse fatto meglio a chiamare il nuovo disco “Odio le donne”, considerati testi sessisti e violenti contenuti in alcune precedenti canzoni del trio, con frasi quali “Ma tu sei peggio della coca, sei una tr*”; “ti sco* solo per strapparti il cuore”; “E non ho più voglia di stare al mondo, se ci sei te. Prendo il doppio degli psico.. “ - conclude il Codacons.