AGI - Il Tar della Lombardia ha disposto l'intervento del Prefetto di Milano nella vicenda dello spazio negato dal Comune di Turbigo per la festa di fine Ramadan. Compito del Prefetto, si legge nel decreto visionato dall'AGI, e' quello di "avviare un confronto tra le parti", amministrazione e comunita' musulmana, "anche attraverso la convocazione di un'apposita riunione entro la giornata di lunedi' 8 aprile". Un'occasione per valutare "la sussistenza o meno di 'comprovati motivi di sicurezza o incolumita' pubblica'" che impediscano l'evento religioso "nel campo sportivo e negli spazi scoperti e, se in caso negativo, in quelli coperti".
Il decreto del Tar Lombardia e' la risposta al ricorso presentato ieri sera dagli avvocati Luca Bauccio e Aldo Russo per conto dell'associazione culturale 'Moschea Essa' contro la decisione del Comune di Turbigo di negare uno spazio per la festa adducendo anche motivi di sicurezza. La 'palla' a questo punto passa al Prefetto. Il Comune, alla luce delle risultanze del confronto", valutera' l'adozione delle relative determinazioni in tempo utile per l'avvio o meno della festivita'" prevista per il 9 e 10 aprile. Nel decreto viene precisato che il Tar non puo', in questa fase caratterizzata dall'estrema sommarieta' del giudizio, adottare deliberazioni che rischierebbero di sostituirsi all'amministrazione competente, senza un'adeguata fase istruttoria e di contraddittorio processuale, anche in ragione delle delicate valutazioni da svolgere nel caso di specie".
Nel ricorso depositato al Tar contro la decisione del Comune di Turbigo di non concedere uno spazio per la festa di fine Ramadan, i legali che rappresentano la comunita' islamica avevano evidenziato che ogni anno nel piccolo comune nel Milanese si svolge "una festa che attira diverse centinaia di persone chiamata il gran falo' della gioia". "Durante questa festa - ha spiegato all'AGI l'avvocato Luca Bauccio, autore del ricorso assieme al collega Aldo Russo - viene bruciato un enorme falo' che sprigiona fiamme alte diversi metri e si tiene in un'area negata pero' ai musulmani per misteriosi problemi di sicurezza. Per il sindaco di Turbigo uno spettacolare falo' a pochi metri da centinaia di persone non e' pericoloso mentre scambiarsi gli auguri di fine ramadan e' pericoloso per l'ordine pubblico. Siamo al grottesco".
Ieri il sindaco di Fratelli d'Italia Fabrizio Allevi aveva comunicato alla comunita' musulmana locale di non avere a disposizione uno spazio pubblico per la festa di fine Ramadan invitando i fedeli a cercarsi uno spazio privato "cosi' da poter dar luogo a un evento che consenta la piena condivisione e la valorizzazione della tradizione della comunita' islamica". Gli avvocati dell'associazione culturale 'Moschea Essa' hanno allegato al ricorso la documentazione fotografica del falo' e l'elenco dei luoghi ritenuti idonei per l'evento religioso. "Attendiamo la decisione del Tar - aveva detto Bauccio - fiduciosi che questa incredibile vicenda di discriminazione possa concludersi positivamente. Il provvedimento di rigetto e' chiaramente pretestuoso. Ci auguriamo che, pur nella ristrettezza dei tempi questa situazione possa concludersi con giustizia". La manifestazione e' in programma il 9 e il 10 aprile tra le sette e le dieci del mattino.