Gratteri: "Tik Tok è una vetrina per le mafie"
Il magistrato intervistato a Rai 3 parla dei nuovi mezzi con cui i boss cercano il consenso tra i giovani
AGI - "TikTok è la vetrina delle mafie: si fanno vedere ricchi, firmati, con tanti soldi e dicono "noi siamo il nuovo modello, vuoi diventare come noi?". I giovani non strutturati si trovano avviluppati e pensano che quello sia il loro futuro. I social per i mafiosi sono una sfida alle istituzioni, un'esternazione di arroganza". Così il magistrato Nicola Gratteri, procuratore capo a Napoli, intervistato oggi da Marco Carrara a Timeline su Rai 3.