AGI - La mimosa è il simbolo della festa della donna. Ma da cosa nasce questa usanza? chi ha scelto che fosse proprio questo fiore giallo a omaggiare le donne nel giorno della loro festa?
A sceglierlo sono state le ex partigiane Rita Montagnana, Teresa Mattei e Teresa Noce. Donne che il 2 giugno del 1946 furono elette all'assemblea costituente per scrivere insieme la Carta Costituzionale portando per la prima volta dentro il parlamento la voce e le istanze delle donne in un mondo ancora fortemente maschilista e patriarcale.
A Teresa "Chicchi" Mattei si deve la scelta del fiore giallo che cresceva spontaneamente sulle piante agli inizi di marzo e per questo considerato popolare e alla portata di tutti, rispetto ad altri fiori più sofisticati e costosi, soprattutto all'indomani di due guerre mondiali che avevano messa a dura prova l'Italia, dal punto di vista economico e sociale. Per sostenere la sua idea, Mattei inventò un'antica leggenda cinese in cui le mimose rappresentavano le donne, la loro sensibilità, unità e senso di appartenenza a un gruppo, a una famiglia per via di tutti quei piccoli fiorellini che compongono il fiore.
Teresa Mattei che durante la sua militanza da partigiana aveva subito violenze e torture, ricordò che "la mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente".