AGI - "Il governo fin dall'inizio israeliano-palestinese ha assicurato la piena libertà di manifestare a tutte le parti, sostenendo un rilevantissimo sforzo in termini di gestione dell'ordine pubblico. Basti pensare che dal 7 ottobre scorso su tutto il territorio nazionale si sono svolte 1.076 iniziative e che soltanto in 33 occasioni si sono registrate criticità". Lo ha sottolineato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nel corso dell'incontro con i vertici dei sindacati confederali al Viminale.
Più in generale, "nel corso del 2023 sono state 11.219 le manifestazioni, con 969.970 operatori di polizia impegnati. Dal primo gennaio sono state 2.538 le manifestazioni, solo l'1,5% con criticità o turbative di ordine pubblico, con 150.388 operatori impegnati. Questi dati smentiscono in maniera inequivocabile una presunta contrazione della libertà di manifestazione in Italia. Peraltro, per il personale in divisa, tutto questo rappresenta un impegno quotidiano rischioso tanto che, nel 2023, nel corso delle manifestazioni pubbliche, si sono registrati 120 feriti, 31 già quest'anno".
Rispetto a chi ha inteso collegare a questo tema quello dell'aumento delle identificazioni, Piantedosi ha osservato che l'incremento è avvenuto anche in virtù delle 'operazioni ad alto impatto' (548.564 identificazioni) e nel generale rafforzamento del territorio, attività invocate dai cittadini e dagli amministratori locali perchè hanno subito prodotto risultati tangibili".