AGI - Il 30 aprile 2017 i tifosi neroverdi di Corato festeggiavano, con 1 a zero, la vittoria sulla Fortis Altamura durante gli spareggi per l'accesso al campionato di Eccellenza. Ma i tifosi non potevano immaginare che a minacciare giocatori e arbitro c'erano gli uomini del clan.
Gli stessi finiti nell'inchiesta "Codice interno", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, che ha portato all'esecuzione di 137 custodie cautelari: 110 persone sono finite in carcere, 25 ai domiciliari, tutti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione e rapina. In particolare Giuseppe Maldera (finito ai domiciliari), imprenditore e presidente del Corato Calcio, dopo aver cercato, senza risultato, un accordo con i referenti mafiosi della Fortis Altamura, tra i quali Giovanni Sforza, si sarebbe rivolto a Mario Dammacco, esponente del clan Strisciuglio di Bari, al fine di ottenere la vittoria della partita di calcio, attraverso un risultato diverso rispetto a quello che ne sarebbe derivato dal leale svolgimento della competizione, arrivando alla promozione della propria squadra. Per questo avrebbe versato dei soldi al clan Strisciuglio: sarebbero state adoperate forme tipiche della cosiddetta metodologia mafiosa, in quanto Dammacco - subito prima della partita - avrebbe minacciato e usato violenza su giocatori e dirigenti dell'Altamura.
L'accusa per Maldera e Dammacco è di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso. L'anno successivo le due squadre si ritrovano, ancora avversarie, nel campionato di Eccellenza. Il dodicesimo uomo in campo, pero', era il clan Parisi: Tommaso Lovreglio, Giovanni Sforza, Giuseppangelo Barracchia (responsabile "di fatto" della Fortis Altamura), Donato De Tullio, Dario Loporchio (allora direttore sportivo del Corato) e Vito Castelletti (allenatore del Corato dell'epoca), in concorso tra loro, in relazione al contrasto che si era creato nel corso della partita dell'anno precedente, con la minaccia esplicita di subire conseguenze negative nel caso di non "adesione" alla volontà dei Parisi di concordare il risultato della partita di calcio e con la minaccia esplicita di punire il presidente del Corato, a causa della gara dell'anno precedente, avrebbero compiuto atti fraudolenti al fine di alterare il risultato tra Corato Calcio e Fortis Altamura del 7 ottobre 2018, generando nei partecipanti alla competizione sportiva il timore derivante dalla loro aderenza al sodalizio criminale dei Parisi di Bari: questi riuscirono a pattuire con Maldera la "combine" del risultato sportivo, ottenendo una non quantificata somma di denaro. La partita finì 2-1 per i murgiani sul campo del Corato.