AGI - Il ministro dell'Interno è nell'occhio del ciclone dopo le cariche della polizia contro gli studenti che ieri a Pisa e a Firenze hanno preso parte ai cortei pro Palestina, organizzati nella giornata di mobilitazione indetta dai sindacati di base. Lunedì Matteo Piantedosi - come confermato dal Viminale - incontrerà i leader sindacali proprio per affrontare il tema degli scontri avvenuti in queste e altre manifestazioni. Oggi è stato il leader della Cgil a sollecitare all'attenzione del ministro "l'opportunità di convocare un incontro in tempi rapidi con le organizzazioni sindacali confederali" a seguito "delle cariche violente di cui sono state oggetto le studentesse e gli studenti a Pisa e anche in altre città" e su cui, ha sottolineato lo stesso Maurizio Landini, "vogliamo esprimerle fin d'ora la nostra disapprovazione e preoccupazione democratica".
La segretaria del Pd, Elly Schlein, arrivando all'evento di Più Europa in corso a Roma, ha detto che "ieri sera Pisa ha dato una straordinaria risposta democratica. Basta manganellate sugli studenti. Bisogna che Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento davanti al Paese e prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri, di manganellate sui minori, di minori trattenuti e immobilizzati a terra. Non è accettabile".
Per il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha parlato a margine dell'evento Forum in Masseria in corso alle Terme di Saturnia, "il ministro dell'Interno deve farsi una bella analisi di coscienza su quello che è avvenuto ieri perchè non è accettabile che io come responsabile dell'autorità sanitaria in Toscana abbia dal direttore del pronto soccorso a Pisa un'analisi di 13 persone presenti e 10 minorenni. Questo non va bene. Ritengo indegne le scene che abbiamo visto sui social e che sono girate. Una cosa possono essere le reiterate proteste di movimenti semi-eversivi, altra cosa sono ragazzi di 17-18 anni che vanno in piazza senza armi o corpo contundente a testimoniare la propria solidarietà al popolo di Gaza. Quindi onestamente - ha spiegato il presidente della Regione Toscana - non è giustificabile l'atteggiamento che abbiamo visto nelle immagini che i social hanno evidenziato nella nuda chiarezza".
Delle persone ricoverate ieri dopo gli scontri a Pisa "una ha riportato un trauma cranico risolto stamattina, una ha avuto il setto nasale sanguinante - ha aggiunto ancora Giani. - Se voleva essere un'azione di ordine pubblico è stata spropositata. Non deve essere espressione di un orientamento che assume la polizia per azioni di questo genere".
Il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, commentando con La Stampa quanto accaduto a Pisa e Firenze, ha detto di essere dalla parte "delle nostre forze di polizia, esempio di saggezza, equilibrio e democrazia. Le manifestazioni devono essere autorizzate, nel rispetto delle prescrizioni della pubblica sicurezza. La sinistra smetta di criminalizzare gli agenti e abbassi i toni. Soffiare sul vento della protesta in questo momento è molto pericoloso".
"Io credo che vada rispettata la possibilità di manifestare e quella delle forze dell'ordine di fare il proprio lavoro - ha invece osservato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida a margine dell'evento Forum in Masseria -. C'è stato un tentativo, da quello che ho visto dalle immagini, di pressione rispetto a una manifestazione che era organizzata in altro sito e c'è stata una reazione della polizia. Spiegheranno se nei canoni e nei termini di legge e di rispetto delle regole. Io penso sempre che le forze dell'ordine agiscano sempre per l'interesse della sicurezza dei cittadini e non per fare altro. Spero che le forze politiche partano dalla fiducia nelle forze dell'ordine, eventualmente smentita dai fatti, e non il contrario: la sfiducia nelle forze dell'ordine che diventano soggetti da accusare".
Intanto questa mattina un gruppo di un centinaio di giovani si è radunato nella piazza dei Cavalieri a Pisa - teatro ieri sera della manifestazione con cinquemila persone in solidarietà con la Palestina e in protesta contro le forze dell'ordine ch avevano impedito l'ingresso di un corteo studentesco alla piazza - disegnando sul lastricato sagome a richiamare gli scontri e scritte con le quali si chiedono 'libertà di parola', 'free Palestina', 'stop al genocidio', 'questore dimettiti', 'il Russoli non dimentica'. Il Russoli è il liceo artistico davanti a cui è avvenuto ieri lo scontro tra il corteo studentesco e il cordone della polizia che sbarrava l'ingresso alla piazza. Alcuni studenti sono finiti al Pronto Soccorso con contusioni e fratture: in tutto 11 manifestanti e due poliziotti. I genitori degli studenti del liceo hanno espresso '"sconcerto per i gravi fatti di ieri proprio davanti all'ingresso della propria scuola", e hanno condannato "la violenta aggressione messa in atto delle forze dell'ordine nei confronti di alunni, per la gran parte minorenni, che manifestavano pacificamente. Ieri è stata una giornata terribile, abbiamo dovuto guardare immagini devastanti in cui i nostri figli venivano picchiati con ferocia. Oggi le scuole di Pisa si stanno coordinando per rispondere compatte affinchè i principi democratici siano sempre al centro di ogni azione e per evitare che fatti di questo genere possano ripetersi". Alle 18 è programmato in Piazza Garibaldi un presidio silenzioso, con le bandiere della pace, a due anni della guerra in Ucraina, "per il cessate il fuoco in Palestina, Ucraina e nel mondo".
Nel frattempo il capogruppo di Una Città in Comune Ciccio Auletta ha annunciato di aver depositato "una mozione in consiglio comunale: chiederemo lunedì in apertura della seduta che si discuta subito delle gravissime violenze da parte delle forze dell'ordine contro gli studenti scesi in piazza ieri a fianco del popolo palestinese, affinchè il consiglio comunale prenda una posizione chiara, chiedendo la rimozione del Questore".