AGI - "È una giornata di sole così bella e devo andare. Ma che importa la mia morte, se attraverso di noi migliaia di persone saranno risvegliate e spinte all'azione?". Sono le ultime parole pronunciate dalla 21enne Sophie Scholl il 22 febbraio 1943, poco prima di essere decapitata insieme al fratello Hans. Tragica sorte che seguiranno tutti i componenti del gruppo "La Rosa Bianca", attivo a Monaco di Baviera dal giugno 1942. La loro tenace lotta nonviolenta contro la tirannia nazista - combattuta coraggiosamente in patria, a viso aperto - resta un esempio prezioso e un monito contro le dittature e la follia della guerra.
Nell'81esimo anniversario del sacrificio di Hans e Sophie Scholl - e degli altri giovani martiri della "Rosa Bianca", eroi della Resistenza europea - questa mattina l'Osservatorio Sherwood insieme a Retake Sacco Pastore ha organizzato una cerimonia nel viale intitolato ai fratelli Scholl nel Parco di Villa Ada. Hanno partecipato le studentesse e gli studenti della classe V C (Sezione grafica) del Liceo Artistico "Donato Bramante". Era presente anche Felice Cipriani, scrittore della memoria.