AGI - Si è alzato a Roma il sipario sulla prima scuola italiana di lingua cinese "con caratteristiche taiwanesi", voluta e finanziata direttamente dal governo di Taipei. L'apertura del Taiwan Center for Mandarin Learning, un'istituzione diffusa da anni negli Stati Uniti ma che solo recentemente ha iniziato a muovere i suoi primi passi in Europa, punta a offrire una "prospettiva diversa e unica sull'apprendimento della lingua e cultura cinese e taiwanese".
Oltre alla sede di via Anastasio II nella Capitale, è prevista per la prossima settimana anche l'apertura di una sede a Siena, in Piazza Indipendenza. L'evento, organizzato dalla presidentessa dell'Associazione Culturale Taiwanesi in Italia, Sabrina M.K. Tang, ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche del Rappresentante di Taiwan per l'Italia, Vincent Y.C. Tsai. Nel suo intervento, Tsai si è detto "entusiasta" di veder realizzato un progetto che lui stesso ha "voluto fortemente", ed è convinto che possa offrire "una prospettiva innovativa" sull'apprendimento della lingua cinese.
Il riferimento è allo storico "monopolio" della Cina sull'insegnamento del mandarino, un fenomeno diffuso in Italia e non solo, con la proliferazione negli ultimi 20 anni di centinaia di Istituti Confucio con cui la Repubblica Popolare insegna la lingua e la cultura cinese, spesso accusati di essere un megafono per la propaganda di Pechino.