AGI - Un morto sul lavoro ogni otto ore e mezza in Italia. E' la tragica media che emerge dagli open data (ancora provvisori) dell'Inail, secondo cui l'anno scorso le denunce di infortunio con esito letale sono state 1.041, quarantanove in meno rispetto alle 1.090 registrate tra gennaio e dicembre 2022 (-4,5%): il decremento riguarda solo i casi mortali in itinere, scesi da 300 a 242, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono saliti da 790 a 799.
Complessivamente l'analisi territoriale certifica cali nel Nord-Ovest (da 301 a 270 casi), nel Nord-Est (da 245 a 233) e al Centro (da 225 a 193) e incrementi al Sud (da 235 a 255) e nelle Isole (da 84 a 90). Le regioni che presentano i maggiori aumenti sono Abruzzo (+15), Friuli Venezia Giulia (+12) e Sicilia (+5), mentre i cali più consistenti riguardano Toscana (-21), Piemonte (-18) e Veneto (-12).
La flessione rilevata tra il 2022 e 2023 è legata sia alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono diminuiti da 120 a 86, sia a quella maschile (da 970 a 955). In calo le denunce dei lavoratori italiani (da 881 a 837) e quelle dei comunitari (da 53 a 48) ma tra gli extracomunitari i decessi sono stati 156 in entrambi i periodi.
Dall'analisi per classi di eta' si registrano diminuzioni nelle fasce 25-44 anni (da 297 a 256 casi) e 45-59 anni (da 510 a 457) e aumenti tra gli under 25 (da 55 a 75) e tra i 60-74enni (da 211 a 236). Al 31 dicembre di quest'anno risultano 15 denunce di incidenti plurimi per un totale di 36 decessi, 22 dei quali con mezzo di trasporto coinvolto (stradali, ferroviari, ecc.). Nel periodo gennaio-dicembre 2022 gli incidenti plurimi erano stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.
Gli infortuni denunciati all'Inail entro il mese di dicembre 2023 sono stati 585.356, in calo rispetto ai 697.773 del 2022 (-16,1%) ma in aumento rispetto ai 555.236 del 2021 (+5,4%). A livello nazionale i dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno evidenziano nel 2023 rispetto al 2022 un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 607.806 del 2022 ai 491.165 del 2023 (-19,2%), mentre quelli in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 4,7%, da 89.967 a 94.191.