AGI - Un capannello di giornalisti staziona in via Grazia Deledda ad Avetrana nel Tarantino davanti alla casa di Michele Misseri, scarcerato questa mattina per fine pena dopo aver scontato otto anni per il reato di occultamento del cadavere della nipote Sarah Scazzi uccisa nell'agosto 2010. La strada è piena, è vigilata da Carabinieri e Polizia, vige il divieto di transito nella stessa via Deledda come in quelle adiacenti, ma di Misseri, 70enne, contadino, ancora nessuna traccia.
L'uomo è uscito in auto dal carcere di Lecce questa mattina dopo le 7, la vettura era guidata da un'altra persona, ma non si è diretto alla propria abitazione. Avetrana è un paese del Tarantino limitrofo al Salento e tra Avetrana e Lecce ci sono solo poche decine di chilometri di distanza. Una distanza che da quando Misseri ha lasciato il carcere a ora, dovrebbe aver coperto. E invece lo zio di Sarah ha preferito rifugiarsi altrove in attesa che si calmi l'assedio attorno a lui.
Lo stesso Misseri aveva peraltro detto tramite il suo avvocato Luca Latanza di voler restare per un certo periodo tranquillo e da solo.
Il delitto Scazzi
Michele Misseri, il contadino quasi 70enne coinvolto nella vicenda dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi, accaduto nell'agosto 2010, ha lasciato questa mattina dopo le 7 il carcere di Lecce dove era detenuto. Al momento però non ha ancora raggiunto la sua abitazione di Avetrana nel Tarantino. In tutti questi anni Michele Misseri si è ripetutamente autoaccusato dell'omicidio della nipote, ma questo comportamento non ha in alcun modo influito sulla vicenda processuale ne' sulla sua posizione. Molte anche le lettere scritte a moglie e figlia in carcere. Misseri, in questi anni di detenzione a Lecce, ha manifestato un buon comportamento e questo gli è valso una riduzione detentiva di circa 400 giorni; la libertà è stata anticipata dal 2025 al 2024.
Nel periodo di detenzione, Misseri non ha mai chiesto alcun permesso e ha svolto in carcere piccoli lavori di falegnameria e giardinaggio. Misseri fu arrestato la notte del 6 ottobre 2010 dopo aver ammesso l'omicidio e portato i carabinieri nel luogo dove aveva occultato il cadavere della nipote. Ma il 15 ottobre successivo ritrattò la confessione, rettificandola e parlando del coinvolgimento della figlia Sabrina, che avrebbe avuto un litigio con la cugina Sarah. Sabrina è stata poi arrestata nell'ottobre 2010 mentre la madre Cosima nel maggio 2021. Per Sabrina l'accusa è concorso in omicidio volontario, per la madre concorso in omicidio e sequestro di persona.
L'avvocato: "Michele aspetta che si calmino le acque"
Michele Misseri "non tornerà ad Avetrana ne' oggi, ne' domani e nemmeno nei prossimi giorni. Attenderà un po' di tempo perchè vuole che si calmino le acque". Lo ha detto l'avvocato Luca Latanza, che assiste l'uomo che stamattina dopo le 7 ha lasciato il carcere di Lecce per fine detenzione (Misseri rispondeva dell'occultamento del corpo di Sarah, mentre moglie e una figlia sono accusate dell'omicidio e stanno scontando l'ergastolo). C'era molta attesa stamattina in via Grazia Deledda ad Avetrana, nel Tarantino, per il ritorno di Misseri nella sua villa, che in tutti questi anni è rimasta chiusa con le parti esterne coperte da alcuni teli per impedire di essere visti dalla strada. Il Comune aveva anche disposto il divieto di transito in via Deledda e in quelle adiacenti per evitare l'assedio, ma l'attesa è risultata vana, sino ad affievolirsi del tutto, tant'è che adesso cameramen e postazioni media sono in procinto di sbaraccare.
Secondo alcune voci, Misseri si sarebbe fermato a Lecce per rilasciare una prima intervista esclusiva ad un network televisivo. Il suo avvocato, che stamattina lo ha prelevato dal carcere di Lecce con una Renegade bianca, lo ha lasciato poco dopo ad un'altra persona. Misseri è uscito oggi perche' sulla sua condanna a 8 anni ha avuto uno sconto di pena di poco superiore a 400 giorni, cumulando permessi di buona condotta e le norme "svuota carceri". Oggi in una intervista a "La Stampa", Misseri ha detto circa il suo ritorno in paese: "Non lo so, ma non sarà facile. Perchè mi vergogno e mi guarderanno tutti male, e mi sono rimasti pochi amici. Sono solo, devo ringraziare mia figlia Valentina e mio genero, le uniche persone che mi sono venute a trovare e con cui ogni sabato ho fatto una video chiamata". Mentre sulla sua detenzione, ha affermato: "Ho preso la terza media, però visto che mi mancavano le scuole elementari ancora non riesco a scrivere corretto, ma cerco di farmi capire. Ho anche fatto un corso di falegname e ho preso il massimo dei voti. Ho fatto volontariato con la Caritas. E poi pulivo la Chiesa dove prego perche' Sarah abbia giustizia". Michele Misseri, benchè la vicenda sia ormai chiusa in Cassazione da febbraio 2017, continua a proclamarsi l'omicida della giovanissima nipote Sarah. Intanto, accogliendo il ricorso dei legali di Sabrina Misseri, Franco Coppi e Nicola Marseglia, la Corte di Strasburgo, a marzo 2022, ha ritenuto ammissibile il ricorso presentato per violazione del diritto alla difesa. "Un passo importante considerato che si registra solitamente un taglio dei due terzi dei ricorsi - ha dichiarato Marseglia -. Questo esito non da' conseguenze immediate perchè prima dovrà essere fissata l'udienza per la relativa trattazione davanti ai giudici di Strasburgo. Restiamo fiduciosi, i termini solitamente si aggirano intorno ai tre anni".