AGI - "La prima persona che Selvaggia Lucarelli dovrà querelare è se stessa con l'accusa di aver condotto per quattro anni e attraverso tv, articoli e post un feroce processo mediatico ai danni di un innocente". Lo dice all'AGI l'avvocato Luca Bauccio, legale di Claudio Foti, lo psicologo che ha chiesto al Tribunale civile di Torino un risarcimento di 320mila euro ritenendosi diffamato da "una campagna stampa" che sarebbe stata portata avanti da Lucarelli attraverso nove articoli su due quotidiani. La sentenza della causa, avviata nell'ottobre del 2022, deve ancora essere pronunciata.
"Leggo con incredulità la dichiarazione circa la sua intenzione di presentare 'querele contro i processi televisivi' che sarebbero stati celebrati a suo danno. Conosco l'operato di Lucarelli sul conto di Foti, coinvolto nel caso Bibbiano e assolto dalla Corte d'Appello di Bologna da tutti i reati - prosegue il legale -. Lucarelli ha sottoposto per anni Foti a un processo mediatico dove l'accusatrice era lei. Mai un interpello, mai il beneficio del dubbio, mai uno scrupolo".
"Nemmeno l'assoluzione è bastata a fermare il suo accanimento - evidenzia l'avvocato Bauccio -. Due giorni dopo l'assoluzione, scrisse che la sua assoluzione assomigliava molto alla vecchia insufficienza di prove. Una formula che non esiste nel nostro ordinamento. La formula era piena ma nel processo mediatico celebrato da lei le sentenze dei giudici valgono meno delle sue. Mi auguro quindi che Lucarelli inizi a querelare se stessa o, in alternativa, che si dia tempo per riflettere sul male che può derivare da ogni semplificazione, giudizio sommario o fandonia, sul conto di chiunque. Tutti noi abbiamo un bene che è prezioso e fragile allo stesso modo: la reputazione o, se si vuole, la dignità pubblica e privata".