AGI - In netto calo, insieme al Covid, anche l'incidenza dei casi di influenza in Italia, che rimane però ancora sostenuta in una stagione da record che ha visto finora 8,6 milioni di italiani messi ko dai virus influenzali, con un picco-record raggiunto nell'ultima settimana del 2023. Lo rileva l'Iss nel bollettino RespiVirNet.
Nella seconda settimana del 2024, infatti, l'incidenza è a 14,1 casi per mille assistiti, mentre nella settimana precedente si era raggiunto il picco con 17,1. Scende anche la proporzione dei campioni positivi a influenza sul totale dei campioni analizzati (29,6% vs 37,4%). In totale sono 827mila i contagi rilevati nell'ultima settimana, mentre nelle tre precedenti si era sempre superato il milione.
"I dati questa settimana confermano il trend in discesa per le sindromi simil influenzali e per tutti i virus respiratori, anche se bisogna sottolineare che la circolazione resta comunque sostenuta, e in alcune regioni l'incidenza è tutt'ora ai livelli di intensità alta - sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss -. Rimangono quindi valide tutte le raccomandazioni, soprattutto per le persone più fragili, a partire dalle vaccinazioni. Sottolineiamo come, anche in una stagione particolarmente intensa come questa la rete di medici e pediatri sentinella, cosi' come quella di laboratori incaricati della caratterizzazione microbiologica dei virus, si stiano rivelando uno strumento prezioso nel monitoraggio della circolazione dei virus respiratori e nel seguire quasi in tempo reale le variazioni".
Durante la settimana 2/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all'influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 29,6%, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (37,4%). Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09. Tra i campioni risultati positivi dall'inizio della stagione, il 17% è positivo per SARS-CoV-2, il 12% per RSV, il 48% per influenza A, il 10% per Rhinovirus mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.