AGI - Una installazione di 5.000 piccole lapidi bianche con i nomi e l'età dei minori uccisi nel conflitto nella striscia di Gaza a Napoli, in piazza Municipio, per chiedere l'immediato cessate il fuoco. L'iniziativa di Amnesty International Italia, Articolo 21. AOI, Un ponte per e la community "Fermatevi", realizzata insieme con Marisa Laurito durerà l'intera giornata e vedrà alternarsi al microfono diversi artisti, che racconteranno le storie di chi ha perso la vita in circa tre mesi di scontri e attacchi.
"Chiediamo ai Governi di fare qualcosa e fare tavoli di pace, bisogna immediatamente cessare la guerra, non ci interessano le ragioni, bisogna fermare questa strage ignobile, sono morti più di 11mila bambini, più di 23.mila civili. Non possiamo fare finta di niente", dice Laurito.
Sono poi 110 i cronisti che hanno perso la vita a Gaza, ricorda il Coordinatore nazionale di Articolo 21, Giuseppe Giulietti: "Articolo 21 è qui per stare dalla parte delle vittime, di ogni colore, sempre, comunque e ovunque. C'è la Bielorussia, c'è l'Ucraina, ma in Palestina è in corso un massacro oscurato. I giornalisti e le giornaliste non possono entrare in quella terra, ci sono appelli internazionali. Noi chiediamo che la stampa sia messa in condizione non di fare propaganda ma di raccontare - spiega Giulietti - oggi Gaza sotto ogni profilo è un buco oscuro".
"La situazione è drammatica, sono morti 110 cronisti - ripete Giulietti -. Quello che si può fare secondo me è mandare immediatamente una delegazione del sindacato mondiale e europeo e che le autorità internazionali, a partire dall'Unione europea, appoggino la richiesta e il diritto a essere informati".
"Bisogna rimettere al centro della discussione, la giustizia e la dignità delle persone. Non sono numeri ma sono persone - aggiunge Tina Marinari, coordinatrice Campania di Amnesty international Italia - chiediamo il cessate il fuoco, dopo tre mesi di guerra e crimini di guerra, da parte di tutte le parti coinvolte. E' il momento di dire basta, di dire basta alla strage di bambini. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato e duraturo e di rimettere al centro della discussione il tema della giustizia internazionale".