AGI - La procura della Repubblica di Biella potrebbe richiedere una perizia balistica per accertare la dinamica dello sparo che nella notte di Capodanno è stato esploso dalla pistola del parlamentare di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo, ferendo alla coscia sinistra il trentunenne Luca Campana. Lo si apprende da fonti investigative. Un accertamento tecnico - viene spiegato - che potrebbe contribuire in modo molto rilevante all'accertamento della verità, soprattutto nel caso in cui le testimonianze raccolte dai Carabinieri subito dopo i fatti e nelle ore successive presentassero discordanze significative.
"Campana non ha toccato la pistola"
"Campana non ha toccato la pistola, né l'ha raccolta da terra", ha dichiarato all'Agi l'avvocato Marco Romanello, legale dell'elettricista ferito dal proiettile sparato dal revolver di Pozzolo durante il ricevimento a Rosazza, nel Biellese, al quale era presente anche il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Dalmastro, che afferma di non aver assistito all'episodio.
L'avvocato, che incontrerà il suo assistito "al più presto", probabilmente già lunedì, conferma anche che Campana non è ancora stato sentito dalla procura. Quanto alle condizioni di salute di Luca Campana, l'avvocato è moderatamente ottimista: "Va un pochino meglio", dice.
Pozzolo è indagato per lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose aggravate e omessa custodia di armi. Dopo la formalizzazione dell'iscrizione del deputato nel registro degli indagati, la prefettura di Biella ha disposto il ritiro delle armi, sei in tutto, che il parlamentare conserverebbe nella sua abitazione di Vercelli. Pozzolo ha ammesso che il colpo è partito dalla sua arma ma sostiene di non aver sparato.
Gli interrogativi che restano
Tra i tanti aspetti ancora misteriosi e controversi della vicenda del veglione di Rosazza ce n'è uno 'basilare' sul quale non c'è nessuna certezza: quante persone hanno partecipato al veglione con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro organizzato dalla sorella Francesca, sindaca del piccolo comune in Valle Cervo? E quante persone erano presenti alla fine della festa, al momento dell'esplosione, e sono state sentite dai Carabinieri?
Da fonti investigative, l'Agi ha appreso che l'informativa inoltrata alla Procura sarebbe in realtà la collazione dei singoli rapporti che i tre reparti intervenuti (i militari della Stazione di Andorno Micca, quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Biella e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale) hanno steso verbalizzando gli interrogatori, che sarebbero circa una ventina. Sia sui contenuti che sui numeri la Procura di Biella, diretta da Teresa Angela Camelio, e la Pm incaricata di seguire il caso Francesca Ranieri non si lasciano sfuggire nulla.
"Non sappiamo nulla - aveva spiegato all'Agi l'avvocato Romanello - e la procura si sta muovendo nell'ambito del segreto istruttorio". Quella delle testimonianze dei presenti, ancor prima delle risultanze degli accertamenti tecnici è la fonte sulla quale dovrà essere ricostruito l'accaduto. Sul quale ancora molte cose sono da chiarire.