AGI - Sull'Italia si sono abbattute in un solo giorno ben 22 tempeste di vento con black out, alberi divelti, rami spezzati, tetti scoperchiati e strade interrotte ma anche incendi spinti da un autunno che dal punto di vista climatologico si è classificato a livello nazionale come il più caldo di sempre dal 1800 con una temperatura di ben 2,1 gradi superiore la media storica secondo Isac Cnr.
È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti su dati Eswd (European Sever Weather Database) alla vigilia del Natale in un inizio inverno segnato dal caldo anomalo ma anche da raffiche di vento in estensione dal Nord al centro Italia.
Il solstizio di inverno scattato il 22 dicembre alle ore 04,28 è stato segnato da una anomalia che ha colpito a macchia di leopardo soprattutto Lombardia, Valle d'Aosta e Piemonte dove nelle campagne le raffiche hanno scoperchiato tetti di pagliai e fienili oltre a tettoie di stalle e serre di coltivazione.
Molta paura per gli allevatori che hanno dovuto tranquillizzare i loro animali terrorizzati che, nel panico, hanno rischiato di ferirsi. Oltre alle difficoltà per il turismo sulle piste da sci, secondo Coldiretti, a causa del vento caldo e secco che soffia su boschi e pascoli senza neve, asciutti da settimane senza pioggia, è anche alto il rischio di incendi anche per l'azione dei piromani, contro i quali si invita a vigilare.