AGI - La nuova vita da libero di Nomanulhaq Nomanulhaq, dopo quasi due anni di carcere e l'assoluzione nel processo per l'omicidio di Saman, ha tre priorità. "Sono la regolarizzazione della sua posizione in Italia, vedere i parenti in Pakistan e sistemarsi in Italia" racconta all'AGI il legale Luigi Scarcella che, sin dalle prima battute del processo, ha sempre sostenuto la totale estraneità del suo assistito al delitto della ragazza per il quale sono stati condannati all'ergastolo i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, e a 14 anni lo zio Dansih Hasnain.
Il trentaseienne assolto 'per non aver commesso il fatto' "è contento che i giudici abbiano riconosciuto la sua innocenza ma anche stralunato dopo un periodo così lungo in carcere" prosegue Scarcella.
"Ora vuole anzitutto riprendere il percorso per regolarizzarsi in Italia che aveva cominciato prima dell'arresto su un autobus a Barcellona nel marzo del 2022 e, una volta concluse le pratiche, il suo desiderio è andare in Pakistan per visitare la moglie e il figlio piccolo. Poi di certo tornerà qui per cercare un lavoro, escluderei quello che faceva prima".
'Noma', come lo chiamano tutti, faceva il bracciante nell'azienda agricola assieme agli altri imputati. Cercherà altre opportunità in ambiti diversi anche per scacciare i ricordi di un periodo che ha sconvolto la sua vita e quella del cugino IJaz Ikram, anche lui assolto. "Per il momento non ha una casa ma si sistemerà - dice ancora Scarcella - . Ora è ospite da conoscenti, poi si troverà una soluzione migliore".